Papa in Bahrein: incontro ecumenico, “quanto ci unisce supera di molto quanto ci divide”

“Purtroppo con le nostre lacerazioni abbiamo ferito il santo corpo del Signore, ma lo Spirito Santo, che congiunge tutte le membra, è più grande delle nostre divisioni carnali”. Lo ha detto Papa Francesco nel suo discorso pronunciato all’incontro ecumenico con la preghiera per la pace nella cattedrale di Nostra Signora d’Arabia, ad Awali. Ad accoglierlo all’ingresso della cattedrale, mons. Paul Hinder, amministratore apostolico del vicariato apostolico dell’Arabia del Nord. “È perciò giusto affermare che quanto ci unisce supera di molto quanto ci divide e che, più camminiamo secondo lo Spirito, più saremo portati a desiderare e, con l’aiuto di Dio, a ristabilire la piena unità tra di noi”, ha aggiunto il Pontefice.
Nel suo discorso, Papa Francesco ha citato il testo di Pentecoste. “Meditandolo, hanno risuonato in me due elementi, che mi sembrano utili per il nostro cammino di comunione e che vorrei dunque condividere con voi. Sono l’unità nella diversità e la testimonianza di vita”. Soffermandosi sul primo aspetto, il Pontefice ha evidenziato che “il popolo cristiano è chiamato a riunirsi perché le meraviglie di Dio si avverino”. “Essere qui in Bahrein come piccolo gregge di Cristo, disseminato in vari luoghi e confessioni, aiuta ad avvertire il bisogno dell’unità, della condivisione della fede – ha osservato –: come in questo arcipelago non mancano saldi collegamenti tra le isole, così sia anche tra di noi, per non essere isolati, ma in comunione fraterna”. Da parte sua l’apprezzamento a proseguire “la bella abitudine di mettere a disposizione di altre comunità gli edifici di culto per adorare l’unico Signore”.

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