4 Novembre: Mattarella, “abituati alla pace, poi improvvisamente la tragedia della guerra è riapparsa nel nostro Continente”

(Foto: Francesco Ammendola - Ufficio per la Stampa e la Comunicazione della Presidenza della Repubblica)

“Ci siamo abituati alla pace. L’Europa unita è stata per settant’anni l’antidoto più forte a egoismi e nazionalismi. Diverse generazioni sono nate e cresciute in un Continente che sembrava aver cancellato non soltanto la parola guerra ma anche persino la sua memoria. Poi improvvisamente la guerra – la tragedia della guerra – è riapparsa nel nostro Continente. È accaduto a causa della sciagurata e inaccettabile aggressione che la Federazione russa ha portato contro l’Ucraina e il suo popolo”. Lo ha affermato il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel suo intervento a Bari in occasione della Festa delle Forze Armate.
“Dalla fine di febbraio si combatte, si muore nel cuore d’Europa”, ha ricordato il capo dello Stato, osservando che “i media di tutto il mondo rilanciano le immagini terribili di un conflitto che non risparmia le popolazioni civili. Anziani, bambini in fuga dalle bombe. L’incubo di scenari ulteriori che sembravano inimmaginabili fino a poche settimane fa”. “Sono passati molti mesi senza che si intraveda uno spiraglio. Eppure la pace continua a gridare la sua urgenza”, ha ammonito Mattarella, ribadendo la necessità di “una pace giusta, fondata sul rispetto del diritto internazionale e sulla libertà e la libera determinazione del popolo ucraino. Perché non vogliamo e non possiamo abituarci alla guerra”.

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