4 Novembre: mons. Parisi (Lamezia Terme), “dovremmo arrivare davvero a celebrare la pace stabile in cui le forze dell’ordine possono fare il loro servizio”

(foto diocesi Lamezia Terme)

“Una ricorrenza che, è stato ricordato, è molto significativa per noi, per la nostra nazione, considerato anche il contesto internazionale che stiamo vivendo ed i venti di guerra che sono a noi vicini e dei quali sentiamo, purtroppo, la pressante ingerenza nella nostra vita quotidiana. Questa festa ha assunto nel tempo quello che forse esprime il significato più vero che dovrebbe essere quello di una pace stabile”. Sono queste le parole di mons. Serafino Parisi, vescovo di Lamezia Terme, davanti al monumento ai caduti in occasione della cerimonia del 4 novembre, Festa delle Forze armate, prima della preghiera in memoria dei militari deceduti in guerra. “Dovremmo arrivare davvero a celebrare la pace stabile in cui le forze dell’ordine possono fare il loro servizio, la loro missione, tenendo i rapporti veri, belli, sereni all’interno di una comunità civile che ripudia ogni forma di violenza, ogni forma di guerra, ogni forma di odio”. Il vescovo ha proseguito il suo intervento auspicando ad una pace stabile ed una convivenza pacificata, che permetta di vivere in un’era di soddisfazione del bene comune conquistato, condiviso e gustato. “Questo è il messaggio che, benedicendo il monumento ai caduti e tutte le persone presenti, vorrei dare a tutti quanti: costruire, lavorare per il bene comune per una pace stabile che sia condivisa, apprezzata e gustata da tutti. “In questo senso cominciamo questo rito di benedizione nel nome della Trinità che è comunione di vita, che è amore in sé, indicato come modello di amore anche per noi, per la nostra vita”.

(foto diocesi Lamezia Terme)

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