Papa in Bahrein: incontro autorità, “guerra realtà mostruosa e insensata”, “rifiutiamo la logica delle armi e invertiamo la rotta”

(Foto: Vatican Media/SIR)

La vocazione “di ogni uomo che sta sulla terra” è “far prosperare la vita”. “Ma oggi assistiamo, ogni giorno di più, ad azioni e minacce di morte”. A denunciarlo è stato il Papa, nel suo primo discorso in Bahrein, pronunciato ad Awali e rivolto alle autorità, alla società civile e al Corpo diplomatico. “Penso, in particolare, alla realtà mostruosa e insensata della guerra, che ovunque semina distruzione e sradica speranza”, il riferimento all’attualità: “Nella guerra emerge il lato peggiore dell’uomo: egoismo, violenza e menzogna. Sì, perché la guerra, ogni guerra, rappresenta anche la morte della verità”. “Rifiutiamo la logica delle armi e invertiamo la rotta, tramutando le ingenti spese militari in investimenti per combattere la fame, la mancanza di cure sanitarie e di istruzione”, l’appello di Francesco, che ha rivelato: “Ho nel cuore il dolore per tante situazioni di conflitto. Guardando alla Penisola arabica, i cui Paesi desidero salutare con cordialità e rispetto, rivolgo un pensiero speciale e accorato allo Yemen, martoriato da una guerra dimenticata che, come ogni guerra, non porta a nessuna vittoria, ma solo a cocenti sconfitte per tutti. Porto nella preghiera soprattutto i civili, i bambini, gli anziani, i malati e imploro: tacciano le armi, impegniamoci ovunque e davvero per la pace!”. La Dichiarazione del Regno del Bahrein, ha fatto notare a questo proposito il Papa, riconosce che la fede religiosa è “una benedizione per tutto il genere umano”, il fondamento “per la pace nel mondo”. “Sono qui da credente, da cristiano, da uomo e pellegrino di pace, perché oggi come mai siamo chiamati, dappertutto, a impegnarci seriamente per la pace”, ha ribadito Francesco, condividendo con i presenti, “quale auspicio per questi desiderati giorni di visita nel Regno del Bahrein, un bel passaggio” della stessa Dichiarazione: “Ci impegniamo a lavorare per un mondo dove le persone dal credo sincero si uniscono tra di loro per ripudiare ciò che ci divide ed avvicinare invece ciò che ci unisce”.

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