Papa in Bahrein: incontro autorità, “Bahrein crocevia di mutuo arricchimento tra i popoli”

(Foto: Vatican Media/SIR)

“Un crocevia di mutuo arricchimento tra i popoli”. Così il Papa, nel suo primo discorso, pronunciato ad Awali e rivolto alle autorità, alal società civile e al Corpo diplomatico, ha definito il Bahrein, primo papa a raggiungerlo come meta di uno dei suoi viaggi internazionali. “Qui, dove le acque del mare circondano le sabbie del deserto e imponenti grattacieli affiancano i tradizionali mercati orientali, realtà lontane s’incontrano”, l’affresco dipinto da Francesco: “Antichità e modernità convergono, storia e progresso si fondono; soprattutto, genti di varie provenienze formano un originale mosaico di vita”. Poi il riferimento all’”emblema di vitalità” che caratterizza il piccolo Regno: l’albero della vita, una maestosa acacia che sopravvive da secoli in un’area desertica, dove le piogge sono molto scarse. “Sembra impossibile che un albero tanto longevo resista e prosperi in tali condizioni”, ha commentato il Papa: “Secondo molti, il segreto sta nelle radici, che si estendono per decine di metri sotto il suolo, attingendo a depositi sotterranei d’acqua”. “Il Regno del Bahrein è impegnato nella ricerca e nella valorizzazione del suo passato, il quale racconta di una terra estremamente antica, alla quale, già millenni fa, le genti accorrevano, attirate dalla sua bellezza, data in particolare dalle abbondanti sorgenti di acque dolci che le diedero la fama di essere paradisiaca”, l’omaggio di Francesco all’antico regno di Dilmun, che era chiamato “terra dei vivi”: “Risalendo le vaste radici del tempo – ben 4.500 anni di ininterrotta presenza umana – emerge come la posizione geografica, la propensione e le capacità commerciali della gente, nonché certe vicende storiche, abbiano dato al Bahrein l’opportunità di plasmarsi quale crocevia di mutuo arricchimento tra i popoli”.

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