Ambiente: Uisg, presentata dichiarazione in vista di Cop27. Di Giovanni (Segreteria di Stato), “adottare un approccio sostenibile, basato sui tanti doni che Dio ci ha affidato”

“Il cambiamento climatico ha bisogno di una attenzione urgente e di una condivisione della responsabilità fin da subito. Siamo responsabili del nostro pianeta e della biodiversità”. Lo ha detto Francesca Di Giovanni, sottosegretario della Segretaria di Stato vaticana, oggi a Roma alla presentazione della dichiarazione “Sisters for the environment”, a cura dell’Unione internazionale delle superiore generali (Uisg). La dichiarazione “ci offre – ha osservato Di Giovanni – l’opportunità di poter sviluppare un dialogo e un cammino comune. Molte delle vostre sorelle operano e sono in diretto contatto con le periferie. Ciò consente di poter condividere l’esperienza di come vivere il Vangelo”. “La realtà pluridimensionale dell’ecologia integrale non si limita all’ambiente ma alle varie dimensioni al fine di una visione olistica. Un appello alla convinzione personale che la nostra casa comune è a rischio. Il cambiamento climatico ha implicazioni socio-economiche e tocca aspetti fondamentali della vita. Colpisce in modo squilibrato coloro che vivono ai margini della società. Per rispondere in modo efficace dobbiamo adottare strategie globali”. “La Cop27 prenderà ora il via in Egitto e a dicembre la Cop15 sulla biodiversità aprirà in Canada, sono due appuntamenti importanti. L’impegno richiede una collaborazione forte da parte di tutti, a partire dal singolo. Tuttavia, non sono tutti impegnati e coinvolti alla pari. I più fragili e poveri sono le maggiori vittime ma anche quelli più esclusi. Molte delle sorelle religiose che vivono alle periferie sono consapevoli del legame tra la lotta al cambiamento e la lotta alla povertà più estrema”. “È necessario non solo adottare una prospettiva diversa ma essere consapevoli delle esigenze. Capire meglio le esigenze di tutti può portare a soluzioni più innovative. Il dialogo fa parte della nostra missione. Queste sfide possono convertire in opportunità per ripensare il nostro atteggiamento verso i consumi. Il paradigma dello scarto non può più dominare le nostre vite quotidiane. Dobbiamo adottare un approccio sostenibile, basato sui tanti doni che Dio ci ha affidato. Ognuno – ha concluso – nell’ambito della propria realtà può offrire un contributo significativo”.

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