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Premio Nobel per la pace: Von der Leyen (Ue), “riconosciuto il coraggio di chi lotta contro l’autocrazia”

(Foto ANSA/SIR)

L’attivista bielorusso Ales Bialiatski, fondatore del centro dei diritti umani “Primavera”, l’ong russa Memorial e il Centro ucraino per le libertà civili sono i destinatari del premio Nobel per la pace 2022 perché “rappresentano la società civile nei loro Paesi d’origine” ha scritto il Comitato norvegese nella motivazione. “Per molti anni hanno promosso il diritto a criticare il potere e a proteggere i diritti fondamentali dei cittadini”, si legge ancora, “hanno fatto uno sforzo encomiabile nel documentare i crimini di guerra, le violazioni dei diritti umani e gli abusi potere. Insieme dimostrano il significato della società civile per la pace e la democrazia”. Baliatski si trova in carcere dall’agosto 2021, Memorial sta affrontando un pesante processo in Russia, dopo essere stato sciolto a fine 2021. “È stato riconosciuto il coraggio eccezionale di donne e uomini che lottano contro l’autocrazia”, ha scritto in un tweet la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen. Sono espressione del “vero potere della società civile nella lotta per la democrazia”. Parole di congratulazioni anche dal presidente del Consiglio europeo Charles Michel, che ha definito il premio 2022 “un faro di luce e un simbolo di pace tra le nazioni”. L’alto commissario per i diritti umani dell’Onu Nada Nashif ha sottolineato: “Questo premio ci ricorda il lavoro coraggioso ed essenziale di tutti i difensori dei diritti umani. Dovremmo fare di più per onorare il loro lavoro e proteggerli”.

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