Diocesi: Padova, diffuse note per parrocchie ed enti diocesani per affrontare la crisi energetica

L’attuale situazione non può essere solamente fonte di grande preoccupazione, ma rappresenta un’occasione di conversione e di crescita nella responsabilità verso un uso più consapevole delle fonti energetiche, verso un maggiore rispetto dell’ambiente, suggerendoci il ritorno a usi e ‘costumi’ ispirati ai criteri del buon senso e della giusta misura”. Lo ha scritto don Giuliano Zatti, vicario generale della diocesi di Padova, nella riflessione che apre il documento “Crisi energetica. Alcune note per le parrocchie e gli enti diocesani” diffuso in questi giorni.
Si tratta, spiega una nota, di “un piccolo strumento a uso, in particolare dei consigli pastorali parrocchiali e dei consigli parrocchiali per la gestione economica, per affrontare il contesto attuale alla luce del Vangelo, richiamando a una conversione nell’ottica dell’ecologia integrale sottolineata da Papa Francesco nella Laudato si’”.
Il documento si compone di una traccia di lavoro per gli organismi di comunione (preghiera e confronto) e di un testo di approfondimento curato da Matteo Mascia, coordinatore del Progetto etica e politiche ambientali di Fondazione Lanza. Un paragrafo del documento è dedicato a scuole dell’infanzia e residenze per anziani che “costituiscono un pubblico servizio che non si può sospendere se non in casi di forza maggiore. La diocesi – si legge – ha già interpellato le Associazioni di categoria, affinché richiedano con fermezza alle istituzioni aiuti straordinari, senza i quali le parrocchie, le congregazioni o gli altri enti gestori si vedranno costretti ad assumere scelte inevitabili. Non sarà, infatti, sufficiente l’appello alle famiglie e ai fedeli a sostenere i costi emergenziali”. “È auspicabile, comunque, che si rivedano anche i contributi a carico delle famiglie secondo le indicazioni delle stesse Associazioni di categoria e che – viene sottolineato – non si assumano decisioni autoreferenziali ma previo confronto con le realtà consimili presenti sullo stesso territorio”.

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