Migrazioni: Forum a Bruxelles. Johansson (Commissione Ue), “abbiamo bisogno di persone che vengono qui a studiare e lavorare”

Come per l’Ucraina “avremmo dovuto usare il meccanismo di protezione temporanea anche per la Siria, l’Afghanistan e altre crisi migratorie. Al tempo della questione siriana, quando ero ministra in Svezia mi sono chiesta dove era l’Ue? Da commissaria l’ho fatta applicare subito. Nelle crisi precedenti il sistema d’asilo è stato sovraccaricato lasciando persone nel limbo per tanto tempo”. Lo ha detto la commissaria Ue per gli Affari interni Ylva Johansson, intervenendo alla seconda giornata del settimo Forum europeo sulle migrazioni (Emf) organizzato dal Cese e dalla Commissione europea, sul tema “L’inclusione dei giovani: la chiave per il successo dell’integrazione dei migranti”. Secondo la commissaria rispetto all’inclusione nel lavoro e nell’istruzione “c’è il rischio di dividere in migranti utili e meno utili ma il danno più grande è non pensare alle loro potenzialità e ambizioni, ci si deve concentrare sulle loro competenze ma dobbiamo pensare e aiutarli al massimo su quello che possono fare”, ha aggiunto. Bisogna pensare anche ai bambini non accompagnati, al momento ci sono 670mila minori ucraini iscritti nelle scuole europee “bisogna far in modo che i minori incontrino persone disposte a conoscerli e a valorizzarli”, ha ribadito la commissaria Ue. Johansson si è poi soffermata sulla necessità di approvare il nuovo patto per la migrazione per avere standard comuni e canali legali nei Paesi Ue. Infine: “Abbiamo bisogno di migrazione in Europa dove la popolazione continua a invecchiare e dobbiamo accogliere persone che vengono qui a studiare e lavorare”.

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