Salute mentale: vescovi Piemonte e Valle d’Aosta, servono “scelte coerenti di vicinanza verso i fratelli e le sorelle più fragili”

Dopo la pandemia “permangono e peggiorano la frammentazione e la precarietà delle relazioni sociali. Gli anziani lamentano una diffusa solitudine, una difficoltà a comunicare ed ottenere attenzioni umane, relazionali ed affettive. Gli adulti sono troppo occupati ed impegnati, tra difficoltà economiche e lavorative, genitori che invecchiano e figli che richiedono attenzioni e spese. I giovani, a volte già i bambini, tendono, causa anche le carenze degli adulti, a cercare rifugio e gratificazione in relazioni ed attività online spesso vissute passivamente e senza il Tempo e l’investimento emotivo che sarebbero invece necessari nella relazione ‘di persona’”. È lo scenario tratteggiato dalla Consulta regionale per la Pastorale salute della Conferenza episcopale di Piemonte e Valle d’Aosta, nel messaggio firmato dal vescovo delegato Marco Brunetti e dall’incaricato regionale don Domenico Bertorello diffuso in occasione della Giornata mondiale della salute mentale.
“Su tutto, un diffuso ed ormai condiviso modello caratterizzato da una profonda povertà spirituale, che delimita le prospettive esistenziali al tempo terreno, private di riferimenti alla trascendenza, all’eternità, al divino”, viene osservato, sottolineando che “spesso per difetto di tempo, attenzione ed ascolto non si riesce (o non si vuole, sottovalutando) a cogliere i segnali di esordio della sofferenza psichica in una persona a noi cara o comunque che conosciamo, i suoi problemi esistenziali, la carenza di dialogo e relazioni”. “Il farmaco, per quanto utile in molti casi, viene sempre più considerato il naturale e quasi unico rimedio al disagio ed alla sofferenza, trascurando quindi gli aspetti sociali e relazionali”, prosegue il messaggio, nel quale viene evidenziato che “è necessario, dunque, rilanciare con forza e concretezza i concetti di comunità e di servizio” perché “nella comunità, attraverso il servizio, molte sofferenze e disagi possono trovare consolazione e supporto concreto che si può manifestare anche nella capacità, se necessario, di orientare il sofferente e la sua famiglia verso i Centri di salute mentale preposti alla presa in carico”. Da qui l’appello conclusivo: “In occasione della Giornata mondiale della salute mentale, invitiamo le comunità cristiane alla preghiera ed alla riflessione su questi temi così carichi di umanità e desideriamo stimolare a scelte coerenti di vicinanza verso i fratelli e le sorelle più fragili, come manifestazione concreta di Misericordia”.

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