Pnrr: Mattarella, “non possiamo dissipare questa opportunità di rinnovamento e di sviluppo”

(Foto: Francesco Ammendola - Ufficio per la Stampa e la Comunicazione della Presidenza della Repubblica)

All’Italia “è stato accordato il pacchetto finanziario più consistente nel finanziamento ai Piani nazionali di ripresa e resilienza. Non possiamo perdere questa sfida”. Lo ha evidenziato questa mattina il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel suo intervento in occasione della cerimonia di consegna delle insegne di Cavaliere dell’Ordine “Al Merito del lavoro” ai Cavalieri del lavoro e degli attestati d’onore ai nuovi Alfieri del lavoro.
“È stato compiuto il primo tratto del percorso, si deve proseguire rispettando tempi e impegni”, ha ammonito il Capo dello Stato, secondo cui “non possiamo dissipare questa opportunità di rinnovamento e di sviluppo, che è utile per correggere storture antiche e accelerare le necessarie correzioni strutturali alla nostra economia. Ne va, anche, del nostro ruolo in Europa, che deve essere trainante”.
Parlando poi dell’attuale situazione economica, Mattarella ha rilevato che “ci presentiamo con risultati straordinari di crescita del Prodotto interno lordo”. “A consuntivo, per incremento di Pil rispetto al quarto trimestre 2019 – antecedente lo scoppio della pandemia – siamo la terza economia del G7, dopo Stati Uniti e Canada”. E anche se “pesano oggi nuove incognite, si preconizzano orizzonti foschi”, per il presidente “occorre saper partire da questi eccellenti risultati ottenuti per costruire con fiducia il futuro”. “Molte aziende italiane sono avanguardie di innovazione. Si trovano nei gruppi di testa di comparti produttivi”, il tributo di Mattarella, per il quale “tutto questo ci incoraggia sulle nostre capacità e potenzialità. Per rendere più moderno il Paese, recuperando anche le energie sottoutilizzate, a partire dalle aree di desertificazione produttiva e di strutturale carenza di servizi che rappresentano un impedimento per una crescita equilibrata”. Dal Capo dello Stato un invito: “Viviamo un tempo di preoccupazione: non lasciamo che sia questo sentimento a trattenerci dall’applicarci con fervore alle nostre missioni, nell’interesse dell’Italia. La nostra fiducia, la nostra speranza, sono poggiate sulle doti di ingegno e intelligenza e sulle grandi risorse umane e morali che ha il nostro popolo, aperto all’incontro con gli altri, desideroso di armonia e di solidarietà”. “Disponiamo di basi solide per pensare il futuro e per costruirlo insieme”, ha concluso.

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