Rielezione Mattarella: Acli, “garante in una fase delicata del Paese, partiti colgano occasione per uscire da impasse”

La rielezione del presidente Sergio Mattarella è “il miglior risultato possibile nelle attuali condizioni politiche”. Ne sono convinte le Acli che “salutano con favore” il secondo mandato per l’attuale Capo dello Stato. “Da persona saggia, colta, consapevole della storia istituzionale e politica del nostro Paese, da migliore espressione della cultura del cattolicesimo democratico, Sergio Mattarella – hanno scritto le Acli in una nota – continuerà ad essere il garante di questa impegnativa fase della storia del nostro Paese, favorendo il proseguimento dell’azione del Governo Draghi, garantendo così un’autorevolezza internazionale che il nostro Paese non può permettersi di perdere in questa fase così delicata”. “La confusione dei partiti e il tentativo di forzatura unilaterale da parte delle destre – viene sottolineato – sono altrettanti elementi di preoccupazione per la fase decisiva che ci troviamo ad affrontare, nel momento in cui l’emergenza sanitaria si sta forse attenuando ma rimangono sul tavolo tutti i problemi sociali ed economici che essa ha aggravato”. Per le Acli, “è tuttavia necessario che le forze politiche sappiano scuotersi e prendere atto della gravità della situazione, operando attivamente per trovare un’uscita dall’oggettivo impasse in cui le istituzioni nel loro complesso si trovano”. “Se la politica ha dato cattivo spettacolo di sé in questi giorni – viene evidenziato – la responsabilità va individuata, discernendo, nei differenti protagonisti e non nel meccanismo democratico, che al contrario, in un momento di stasi, ha fornito ancora una volta una soluzione di salvataggio”. “Tutto ciò – ammonisce l’associazione – non deve ridursi ad un ulteriore rigurgito populista nei confronti della classe politica ma deve spingere le forze sociali, come le Acli, a prendersi sempre di più la responsabilità di svolgere il loro compito di movimento educativo e sociale, nella difesa dei valori costituzionali e nella promozione degli interessi delle classi sociali più deboli”.

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