Papa Francesco: Angelus, “se cerchiamo dei miracoli non troveremo Gesù”

(Foto Vatican Media/SIR)

“Se noi cerchiamo dei miracoli non troveremo Gesù”. Lo ha detto il Papa durante l’Angelus di ieri. “Soltanto lo trova, invece, chi accetta le sue vie e le sue sfide, senza lamentele, senza sospetti, senza critiche e musi lunghi”, ha proseguito Francesco: “Gesù, in altre parole, ti chiede di accoglierlo nella realtà quotidiana che vivi; nella Chiesa di oggi, così com’è; in chi hai vicino ogni giorno; nella concretezza dei bisognosi, nei problemi della tua famiglia, nei genitori, nei figli, nei nonni, accogliere Dio lì. Lì c’è lui, che ci invita a purificarci nel fiume della disponibilità e in tanti salutari bagni di umiltà”. “Ci vuole umiltà per incontrare Dio, per lasciarci incontrare da lui”, ha ribadito il Papa: “E noi, siamo accoglienti o assomigliamo ai suoi compaesani, che credevano di sapere tutto su di lui? ‘Io ho studiato teologia, ho fatto quel corso di catechesi… Io conosco tutto su Gesù!’. Sì, come uno scemo! Non fare lo scemo, tu non conosci Gesù”. “Magari, dopo tanti anni che siamo credenti, pensiamo di conoscere bene il Signore, con le nostre idee e i nostri giudizi, tante volte”, ha fatto notare Francesco, secondo il quale “il rischio è di abituarci, abituarci a Gesù. E così come ci abituiamo? Chiudendoci, chiudendoci alle sue novità, al momento in cui lui bussa alla tua porta e ti dice una cosa nuova, vuole entrare in te”. “Noi dobbiamo uscire da questo rimanere fissi sulle nostre posizioni”, l’appello del Papa: “Il Signore chiede una mente aperta e un cuore semplice. E quando una persona ha una mente aperta, un cuore semplice, ha la capacità di sorprendersi, di stupirsi. Il Signore sempre ci sorprende, è questa la bellezza dell’incontro con Gesù”.

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