Diocesi: Civitavecchia, novità nei percorsi matrimoniali. Mons. Ruzza, “urgente proporre rimedi pastorali a criticità della famiglia”

“La concezione culturale odierna della vita di coppia sta progressivamente allontanandosi dal modello cristiano di famiglia. Al tempo stesso le famiglie costituite vivono, in moltissimi casi, situazioni di difficoltà e di tensione, che spesso degenerano in procedimenti separativi, con la conseguente sofferenza dei figli”. Così il vescovo di Civitavecchia-Tarquinia, mons. Gianrico Ruzza, in una lettera alle parrocchie sulla preparazione al matrimonio. Mentre il cammino per l’anno pastorale 2021-2022 prevede la meditazione nelle comunità dell’“Amoris Laetitia”, di fronte al “progressivo decremento del numero dei matrimoni sacramentali celebrati e guardando con realismo alle situazioni di criticità che si moltiplicano nelle famiglie”, il vescovo sottolinea l’urgenza di “cercare opportuni rimedi pastorali da offrire al nostro popolo”. La lettera è occasione per presentare alcune novità, pensate insieme con l’Ufficio e l’équipe diocesana per la Pastorale familiare, nei percorsi di preparazione al matrimonio. Questi si svolgeranno in due sole sedi, a Civitavecchia e a Tarquinia, e saranno strutturati in dodici incontri, che seguiranno la proposta preparata dalla diocesi. Ai parroci è raccomandato di partecipare agli incontri e ai nubendi di organizzare la preparazione al sacramento con un anno di anticipo, così da essere poi seguiti dal parroco nel percorso di discernimento. Mons. Ruzza propone infine di presentare i futuri sposi all’assemblea dei fedeli riunita per la messa domenicale, “allo scopo di creare l’opportunità di una vera integrazione nella comunità parrocchiale”.

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