Infanzia: Fore (Unicef), “per i bambini che vivono nei 21 conflitti indicati dall’Onu le sfide della vita quotidiana con il Covid-19 vengono amplificate”

“Secondo l’ultimo Rapporto annuale del segretario generale dell’Onu su minorenni e conflitti armati, nel 2020 le Nazioni Unite hanno verificato gravi violazioni contro più di 19.000 bambini in situazioni di emergenza umanitaria, molti dei quali hanno subito più di una violazione dei loro diritti. Migliaia di bambini sono stati uccisi o mutilati, reclutati e utilizzati nei combattimenti, rapiti, vittime di abusi sessuali e sfruttati. In media, negli ultimi cinque anni, le Nazioni Unite hanno verificato che ogni giorno almeno 70 bambini hanno subito gravi violazioni dei loro diritti”. Lo ha dichiarato Henrietta Fore, direttore generale dell’Unicef, nel dibattito di apertura del Consiglio di sicurezza su Bambini e conflitti armati.
“I numeri reali sono molto più alti. Ogni ulteriore caso si aggiunge alle oltre 250.000 violazioni registrate dall’inizio del meccanismo di monitoraggio”, ha denunciato Fore, secondo cui “per i bambini che vivono nei 21 conflitti indicati nel rapporto, le sfide della vita quotidiana con il Covid-19 vengono amplificate: chiusura delle scuole, aumento dei rischi di violenza e abusi durante i periodi di chiusura, impatti sulla salute mentale e la separazione dai loro amici e coetanei, meccanismi di risposta negativi come i matrimoni precoci e lavoro minorile”. “Il tutto sullo sfondo di conflitti prolungati e di una crisi socio-economica globale che minaccia di far retrocedere decenni di progresso e di aumentare il rischio di reclutamento e utilizzo dei bambini”, ha proseguito la direttrice generale dell’Unicef, rivelando che “speravamo che le parti in conflitto avrebbero spostato la loro attenzione dal combattimento l’una contro l’altra, alla lotta contro il virus. Ecco perché l’Unicef si è unito al Segretario Generale nel chiedere un cessate il fuoco globale”.
L’Unicef chiede anche di “prevenire la violenza di genere nei conflitti” visto che il rapporto “mostra un aumento sconcertante dei casi verificati di stupro, violenza sessuale e rapimento. Le ragazze non sono state solo le vittime di un quarto di tutte le violazioni – hanno rappresentato il 98% delle vittime di stupro e violenza sessuale”.
“I bambini e i giovani non sono responsabili dei conflitti. Eppure, portano le cicatrici più profonde. Pagano il prezzo più alto”, ha ammonito Fore, concludendo che “attraverso un’azione politica decisiva e maggiori investimenti negli eroi umanitari che sostengono queste giovani vite nel mezzo di violenza e guerre, possiamo iniziare a ribaltare la situazione – attraverso e oltre la pandemia da Covid-19”.

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