Giornata per il Libano: nell’incontro in Vaticano si pregherà con il Vangelo delle Beatitudini

Per il Medio Oriente, per i cristiani del Libano e per l’intera famiglia umana: sono queste le tre intercessioni che si leveranno domani, 1° luglio, durante l’incontro di preghiera previsto all’interno della Giornata di riflessione per il Libano con la partecipazione dei principali responsabili delle comunità cristiane presenti nel Paese. Nel libretto della Giornata, diffuso oggi dalla Sala Stampa della Santa Sede, sono riportate le tre preghiere di intercessione che verranno lette in italiano, arabo e inglese subito dopo la proclamazione del Vangelo, il passo delle Beatitudini (Lc. 6,17-36). La prima è “per il Medio Oriente e per tutti i Paesi e le comunità che soffrono a causa di conflitti e di violenza affinché un nuovo spirito di solidarietà e di riconciliazione sorga in tutti i settori della società e conduca alla pace e all’armonia senza discriminazione e ingiustizia”. La seconda è “per i cristiani del Libano perché formino comunità vive e forti i cui membri siano consapevoli del loro contributo alle società a cui appartengono e alla Chiesa intera”. Infine, la terza è “per l’intera famiglia umana con tutte le sue necessità: per i poveri, gli ammalati, i giovani e gli anziani, gli emigrati e i rifugiati, per coloro che sono perseguitati a causa delle loro idee e delle loro convinzioni, affinché Dio illumini coloro che governano il destino delle nazioni e la comunità internazionale con pensieri di pace e di giustizia”. Durante la liturgia verrà invocato lo Spirito Santo “per la riconciliazione tra le persone, in seno alle famiglie, tra vicini, nelle città e nei villaggi ed in seno alle istituzioni della società civile; su tutti i figli del Libano perché camminino insieme con coraggio e tenacia sulla strada della pace e della convivialità, nel reciproco rispetto per la dignità e la libertà delle persone; sulle famiglie libanesi e sui giovani; sui fedeli del Libano (perché) consolidino l’unità di ciascuna delle Chiese nel Libano”. Prima delle parole finali di Papa Francesco è previsto un momento di silenzio, durante il quale verrà invocato il dono della pace. Una volta terminato alcuni giovani consegneranno ai Capi di Chiesa una lampada accesa come simbolo della volontà di diventare portatori della luce della pace nel mondo.

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