Diocesi: mons. Caiazzo (Matera), “Madonna della Bruna, una festa che punta all’essenziale”

Un novenario di preparazione accompagna nell’arcidiocesi di Matera-Irsina il percorso verso la festa della patrona, Maria SS. della Bruna, che cade il 2 luglio, tra celebrazioni, incontri pubblici, iniziative per i giovani. “Per il secondo anno, ci ritroveremo attorno alla nostra Madonna della Bruna invocandola insieme a Papa Francesco affinché sciolga i nodi penosi che durante questo lungo tempo di pandemia si stanno disvelando in tutta la loro drammaticità”, scrive l’arcivescovo di Matera, mons. Antonio Giuseppe Caiazzo in una lettera ai fedeli. Nel giorno della festa, la messa con i giovani si tiene in piazza Duomo alle 6. Il pontificale in Cattedrale viene celebrato alle 11 e poi l’immagine della Madonna della Bruna viene portata nella chiesa di Maria SS. Annunziata a Piccianello da dove, dopo la messa alle 18, l’effigie torna in Cattedrale. La giornata si conclude in piazza Duomo con il Rosario e l’affidamento della città a Maria alle 20. Le celebrazioni proseguono con l’ottavario fino all’11 luglio. Con l’auspicio che la festa punti “all’essenziale”, mons. Caiazzo invoca la patrona perché le luminarie sciolgano “il nodo della relazionalità ferita a causa della solitudine e dell’indifferenza e illuminino i nostri cuori”; i fuochi pirotecnici vincano “la disoccupazione, in particolare giovanile”; “si suoni la musica dell’amore vero che vince ogni violenza, in particolare quella contro le donne” o “provocata da tensioni sociali”; “che passi il Carro per le strade della nostra città e distribuisca i vaccini della salute e le altre risorse scientifiche a beneficio dei più deboli e poveri”, conclude.

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