Francia: approvata legge su bioetica. Mons. de Moulins-Beaufort (presidente vescovi), “saltate nuove dighe etiche, ognuno compia scelte responsabili”

“La soddisfazione di un bisogno – anche se legittimo –, il principio di uguaglianza, i bisogni della ricerca scientifica, la paura della disabilità non possono giustificare il trattamento dell’essere umano come un materiale che può essere manipolato ed eliminato. Se la legge afferma un diritto, non vuol dire che questo diritto sia giusto. Questo nuovo quadro legislativo fa saltare nuove barriere etiche e restituisce pertanto a ciascuno, più che mai, la propria responsabilità personale”. È quanto scrive in una nota diffusa oggi mons. Éric de Moulins-Beaufort, arcivescovo di Reims e presidente della Conferenza episcopale francese, all’indomani del definitivo via libera del parlamento francese al progetto di legge sulla bioetica che include, tra l’altro, l’emblematica estensione della procreazione medicalmente assistita (pma) a tutte le donne, incluso donne single e lesbiche. Dopo anni di dibattito infuocato e un lungo processo legislativo, la legge è stata approvata dall’Assemblea nazionale con 326 voti favorevoli, 115 contrari e 42 astensioni. Così, il presidente dei vescovi francesi scrive: “Nonostante diversi anni di dibattito, ha prevalso una logica che fa della dignità dell’essere umano un valore a geometria variabile. L’‘ampio consenso’ auspicato dal presidente della Repubblica non esiste e assistiamo piuttosto al trionfo di una volontà ideologica nonostante i numerosi moniti – a volte solo di buon senso – espressi dai nostri concittadini. Il fondamento della ‘bioetica alla francese’ di cui il nostro Paese andava tanto orgoglioso è stato cancellato: la dignità propria di ogni essere umano – grande e piccolo – non è più il punto focale. Di fronte a questa legge, i vescovi di Francia continuano a manifestare grande preoccupazione e a rivolgere un appello. Ora che la legge del nostro Paese autorizza nuove trasgressioni, è quanto mai importante che ognuno trovi i mezzi di vigilanza e di discernimento personale per compiere le proprie scelte nella piena consapevolezza delle proprie conseguenze etiche”.

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