Coronavirus Covid-19: al via la campagna mondiale “Vaccino per tutti”. Suor Smerilli (Santa Sede), “Gli interessi privati non siano anteposti alla salute di ogni persona nel mondo”

“Gli interessi privati non siano anteposti alla salute di ogni persona nel mondo. Perché nessuno è salvo finché non siamo salvi tutti”. Con queste parole suor Alessandra Smerilli, sottosegretario del Dicastero per il servizio dello sviluppo umano integrale e membro Commissione vaticana Covid-19, ha dato questa mattina il suo pieno sostegno alla campagna mondiale “A Vaccine for all – Vaccino per tutti” che ha preso il via oggi con una conferenza stampa online. A promuovere l’iniziativa è una rete internazionale di organizzazioni di diverse culture e religioni, di cui, tra gli altri, fanno parte il Movimento dei Focolari; Economy of Francesco; Comunità di Sant’Egidio; Ucoii (l’Unione comunità islamiche d’Italia) e Retinopera (Italia). Sospensione dei brevetti e contratti con quantità e prezzi più generosi per i Paesi poveri o emergenti è quanto chiedono le associazioni ai governi e alle case farmaceutiche. La campagna è stata avviata – hanno sottolineato i promotori – alla vigilia del Global Health Summit (Vertice Mondiale sulla Salute) del G20, a presidenza italiana. “La pandemia – ha detto suor Smerilli – ha colpito tutti indistintamente ma non tutti in maniera uguale perché chi aveva problemi prima, sta soffrendo di più adesso”. “Non è quindi una questione di carità, ma di debito di giustizia che abbiamo nei confronti di chi è più in difficoltà. Perché come ci ha ricordato Papa Francesco, non ci salveremo, se non tutti insieme. Non saremo tutti salvi, fino a che mancherà una sola persona ad essere vaccinata”. La rappresentante della task-force voluta da papa Francesco per combattere la pandemia ha quindi lanciato un monito: “Sappiamo che le case farmaceutiche stanno praticano prezzi diversi e molte volte chi paga di più le conseguenze dei prezzi più alti sono coloro che hanno un minore potere contrattuale. Questo non può essere fatto”. In diretta online con l’Amazzonia, è partita oggi come “azione-simbolo” una interessante campagna sanitaria nella regione brasiliana del Pará dove si sta portando avanti il progetto “Barco Hospital Papa Francisco” per le popolazioni dei “ribeirinhos”, una barca attrezzata che naviga sul fiume raggiungendo così chi non può recarsi nei luoghi di cura e avere accesso all’assistenza socio-sanitaria. “La Commissione vaticana Covid-19 – ha ricordato suor Smerilli – fu istituita da papa Francesco perché era preoccupato delle conseguenze economiche e sociali della pandemia soprattutto nelle fasce della popolazione più debole e ci ha chiesto di fare qualcosa, di essere concreti. A me sembra che questo progetto sia un’icona di quello che papa Francesco sta chiedendo alla nostra Commissione”. Per conoscere in dettaglio la campagna “A vaccine for all: un male globale può essere sconfitto solo con un bene comune” e contribuire anche al progetto in Amazzonia si può andare sul sito https://www.avaccineforall.org/

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