Primo Maggio: Mcl Salerno “mancanza lavoro conduce alla vergogna, alla marginalità sociale ed alla povertà”

“Oggi, mai come ora, è necessario dedicare un giorno di riflessione al tema del lavoro. Lavoro che molte volte è assente o sottopagato ma che deve essere la base da cui partire per dare dignità all’uomo”: è quanto ribadisce il Movimento Cristiano Lavoratori (Mcl) di Salerno presieduto da Maria Rosaria Pilla in una nota diffusa oggi nell’imminenza del 1 maggio. “Spesso la sua mancanza conduce alla vergogna, alla marginalità sociale ed alla povertà. Le ferite della pandemia – afferma la presidente – risultano tutto nel saldo degli occupati che l’Istat ha registrato a febbraio del 2020, prima che scoppiasse la pandemia, sfiora il milione di posti di lavoro andato letteralmente in fumo con la crescita di oltre settecentomila inattivi. Coloro che non hanno e non cercano occupazione”. Per il Mcl salernitano “il contenimento degli effetti del Covid sul mondo del lavoro dovrebbero essere strutturati su quattro pilastri principali: proteggere i lavoratori e le lavoratrici nei luoghi di lavoro, sostenere l’economia e la domanda di lavoro, supportare il lavoro ed i redditi e trovare soluzioni condivise attraverso il dialogo sociale”. “Senza una rapida inversione di rotta, che passa attraverso il piano vaccinale, – conclude la nota – la situazione rischia di peggiorare ulteriormente considerando il termine del blocco dei licenziamenti e la cassa integrazione Covid fissato per il 30 giugno prossimo. Il mondo del terzo settore ha svolto un ruolo fondamentale a quanti si sono rivolti presso le nostre strutture per richiedere informazioni relative ai vari bonus e soprattutto al reddito di emergenza”.

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