Etica: Scarafile (Univ. Pisa), “mettere al primo posto l’ascolto per valorizzare l’apporto di ciascuno”

“L’etica più viene intesa come un sapere riservato agli esperti più si allontana dal nostro orizzonte quotidiano”. Lo dice Giovanni Scarafile, professore di etica applicata all’Università di Pisa e Liu Boming all’Università di Nanchino, in un’intervista su “L’Eco di Bergamo” a mons. Dario Edoardo Viganò, a proposito del suo ultimo volume “Mind the gap. L’etica oltre il diavrio fra teorie e pratiche” (Ets). L’autore spiega come l’etica venga vista oggi come una sorta di “riserva indiana” dove gli esperti particano il loro specialismo nonostante l’etica riguardi tutti. Il libro, dunque, è chiamato a invertire la tendenza che vuole l’etica distante. Pure sul piano della comunicazione va data priorità all’ascolto: “Se fossimo in grado – continua Scarafile – di mettere al primo posto l’ascolto, allora saremmo nella condizione di valorizzare l’apporto di ciascuno anche sul fronte dell’etica”. Anche le immagini hanno una dimensione etica, possono “pungerci”, come definisce il docente. Conclude Scarafile: “Dobbiamo renderci conto che, se vogliamo risolvere i problemi che abbiamo di fronte, dobbiamo riuscire a mettere insieme le forze di più specialismi”.

© Riproduzione Riservata

Quotidiano

Quotidiano - Italiano

Europa