Primo maggio: Perugia, venerdì incontro su giovani e lavoro allo stabilimento Nestlé-Perugina con gli arcivescovi Bassetti e Boccardo

Nel pomeriggio della vigilia della festa di san Giuseppe lavoratore, venerdì 30 aprile (ore 17.30), presso la sala “Seneca” dello Stabilimento Nestlé-Perugina del capoluogo umbro, la Commissione regionale per i problemi sociali e il lavoro, la pace e la custodia del Creato della Conferenza episcopale umbra promuove l’incontro di riflessione e di preghiera “Giovani e lavoro: un cantiere aperto”. Nel rispetto dei protocolli anti Covid-19 potranno essere presenti, su invito, trenta persone, ma l’iniziativa verrà trasmessa in diretta streaming sui canali social del settimanale “La Voce” e dell’emittente “Umbria Radio InBlu”.
Dopo i saluti istituzionali del presidente della Ceu, l’arcivescovo di Spoleto-Norcia, mons. Renato Boccardo, e dell’arcivescovo di Perugia-Città della Pieve, card. Gualtiero Bassetti, saranno ascoltate quattro testimonianze di resilienza e di intraprendenza di giovani. L’incontro, moderato da Francesca Di Maolo, coordinatrice della Commissione Ceu e presidente dell’Istituto Serafico di Assisi, vedrà gli interventi di Luca Ferrucci, docente ordinario di Economia e management delle imprese all’Università di Perugia, e di Laura Binda, responsabile delle risorse umane della Nestlé. Infine l’incontro di preghiera presieduto dall’arcivescovo Boccardo.
“Non vogliamo cadere nella tentazione di pensare per i giovani, ma vogliamo pensare con loro, ascoltare le loro storie, le loro paure, ma soprattutto i loro sogni”, spiega Di Maolo, e “lo vogliamo fare all’interno di un luogo di lavoro”. “L’impresa non è solo espressione di una libertà di iniziativa economica e privata, ma è un bene di interesse comune che persegue obiettivi generali, quali ad esempio lo sviluppo economico, l’innovazione e l’occupazione. Vogliamo richiamare tutte le imprese della Regione a generare azioni di impatto sullo sviluppo sostenibile della società e dei territori: tra queste azioni – conclude Di Maolo – sono importanti anche le politiche di promozione del lavoro giovanile”.

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