Sant’Egidio: inchiesta sulle case di riposo. Bortone, “assistenza religiosa assente nel 65% delle strutture”

Isolate. Così vengono descritte le Rsa e le residenze per anziani in tempo di Covid-19 dall’inchiesta “Un’eterna zona rossa”, condotta dalla Comunità di Sant’Egidio e presentata questa mattina. Malgrado le indicazioni delle istituzioni e le evidenze scientifiche sugli effetti che la solitudine provoca sulla salute delle persone più fragili, le Case dedicate – sostiene Sant’Egidio – restano interdette a parenti e volontari che vorrebbero far visita agli ospiti. Su un campione di 237 strutture, il 64% non consente l’accesso e solo nel 15% dei casi è ammesso l’ingresso delle associazioni di volontari. “La stanza degli abbracci è assente nell’81% – rileva Roberto Bortone, coordinatore del servizio anziani di Sant’Egidio -. Il sistema delle videochiamate è presente in meno della metà delle strutture. Nel 61,18% è proibita ogni tipo di uscita, comprese quelle per effettuare esami medici specialistici, con effetti immaginabili, nonostante le indicazioni del ministero della Salute e dell’Istituto superiore della salute. Anche l’assistenza religiosa, diritto fondamentale, è stata trascurata e risulta assente nel 65% delle strutture”.

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