Migranti: Lamorgese (min. Interno), “su Patto europeo forti divergenze tra gli Stati membri sui principi di solidarietà e responsabilità”

Rispetto al “Patto migrazione e asilo occorre approfondire ulteriormente il lavoro con gli altri Paesi per una rapida conclusione del negoziato che sia consapevole delle peculiarità della posizione italiana, anche se continuano a sussistere forti divergenze tra gli Stati membri sulle principali proposte relative proprio ai principi di solidarietà e responsabilità”. Lo ha affermato il ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, rispondendo durante il Question time nell’aula di Montecitorio ad una interrogazione sullo stato di avanzamento del negoziato relativo al “Patto europeo su migrazione e asilo”.
Il ministro ha ricordato che la posizione italiana “si incentra sul necessario riconoscimento della specificità della gestione delle frontiere marittime mediante sistemi di ricollocazione più stringenti per i migranti salvati in mare nel corso delle operazioni di ricerca e soccorso”. “Su tale strategia – ha spiegato la titolare del Viminale – ho avuto dei positivi confronti a Parigi, con il ministro Darmanin, e presto incontrerò anche il ministro tedesco Seehofer per fare il punto su tutta la situazione”. Secondo Lamorgese bisogna lavorare per arrivare all’“affermazione di un giusto equilibrio tra responsabilità nella gestione delle frontiere esterne dell’Unione e solidarietà tra i vari Statti membri”. “Le priorità italiane – ha aggiunto – sono state al centro dell’incontro ad Atene dello scorso 20 marzo con i ministri dell’Interno degli altri Paesi mediterranei dell’Ue”. Nel documento congiunto inviato alla Commissione Ue, ha proseguito, “vengono esplicitati due aspetti fondamentali: il principio di responsabilità abbinato all’equa ripartizione degli oneri e la necessità di istituire un meccanismo europeo, gestito a livello centrale, per facilitare i rimpatri su richiesta degli Stati interessati”. La titolare del Viminale ha ribadito come sia “essenziale collaborare con i Paesi di origine e transito dei flussi” e l’impegno per la stabilizzazione della Libia. Ed ha annunciato la prossima visita in Tunisia con la commissaria europea Johansson.

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