Sicurezza sul lavoro: Orlando (ministro), “ancora un numero inaccettabile di vittime. Nessuno deve rischiare vita o salute per la propria professione”

“C’è ancora un numero inaccettabile di vittime sul lavoro. Nessuno deve rischiare la vita o la salute per fare il proprio lavoro o la propria professione”. Lo sottolinea il ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, Andrea Orlando, in occasione Giornata mondiale della sicurezza e salute.
Nel “ribadire, ancora una volta, l’impegno concreto del ministero per garantire questo valore fondamentale per le lavoratrici e i lavoratori, in tutti i luoghi di lavoro”, Orlando rileva che “in questo ambito sono stati compiuti negli anni molti passi in avanti, ma ancora tanti ne restano da fare”.
“Per questo motivo – prosegue il ministro – ci siamo impegnati perché il Next Generation Eu prevedesse l’adozione di un Piano d’azione nazionale per rafforzare la lotta al lavoro sommerso e irregolare nei diversi settori dell’economia”. “Perché la sicurezza sui luoghi di lavoro – spiega – passa necessariamente dalla tutela dei lavoratori più deboli ed esposti contro ogni forma di sfruttamento delle situazione di fragilità”. “Sempre nell’ottica della protezione della salute e della sicurezza del lavoro, ci siamo impegnati e continueremo a farlo, per garantire le vaccinazioni sui luoghi di lavoro”, prosegue il ministro. “In un momento in cui affrontiamo la più grande crisi sanitaria del secondo dopoguerra, il tema della prevenzione del rischio di contagio e della sicurezza dei luoghi di lavoro è stato al centro di un’azione costante che ha visto il coinvolgimento di istituzioni e parti sociali per definire strumenti aggiornati e condivisi per il ritorno alla normalità della vita economica e produttiva del Paese”, rivendica Orlando, secondo cui “con il Protocollo per le vaccinazioni sui luoghi di lavoro, sottoscritto lo scorso 6 aprile, abbiamo ottenuto un risultato importante, raggiunto grazie alla grande prova di responsabilità e raccogliendo le proposte di tutte le parti coinvolte, che potrà mettere in sicurezza milioni di lavoratrici, lavoratori, imprenditori, titolari di imprese”. “La tutela della salute e della sicurezza di tutte le lavoratrici e i lavoratori – conclude il ministro – è la prima misura economica per combattere la pandemia e imboccare la strada della ripresa”.

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