Diocesi: Roma, il 22 marzo il documentario “Dante è vivo” su YouTube

“Dante è vivo… a 700 anni dalla morte” è il titolo del video realizzato dall’Ufficio per la cultura e l’università della diocesi di Roma in collaborazione con quello per la pastorale del tempo libero, del turismo e dello sport. Verrà pubblicato su YouTube – sul canale Cultura e Università – lunedì 22 marzo, alle 18.30, in prossimità del Dantedì, il 25 marzo, giornata per celebrare il Sommo Poeta, e nell’anno in cui si ricorre il settecentesimo anniversario della morte del poeta.
Cinquanta minuti la durata del filmato, che ha come protagonista mons. Andrea Lonardo, direttore dell’Ufficio per la cultura e l’università e i contributi di personalità del mondo della cultura, dell’arte e delle istituzioni, legate da un unico filo conduttore: l’attualità del pensiero di Dante Alighieri. Tra gli altri, ne parleranno il card. Gianfranco Ravasi, presidente del Pontificio Consiglio della Cultura; Marta Cartabia, ministro della Giustizia; Franco Nembrini, saggista e pedagogista; Lina Bolzoni, professore emerito della Scuola normale superiore di Pisa; Marco Cursi, professore all’Università Federico II di Napoli; Enrico Malato, vicepresidente della Casa di Dante a Roma; il giornalista e scrittore Aldo Cazzullo e l’illustratore Gabriele Dell’Otto. Il documentario vuole essere “per tutti”, sottolinea mons. Lonardo: “È pensato per gli intellettuali, che possono capire che Dante va presentato come una delle figure più vive nella storia dell’uomo, ma anche per le persone semplici, che possano avere delle chiavi per accostarcisi”. Di Alighieri,  infatti, spesso si parla “quasi per fargli le pulci, per valutarlo e interpretarlo – prosegue –, mentre l’atteggiamento giusto da avere dinanzi a Dante è quello di esserne discepoli, capire che lui insegna a noi. Questo documentario vuole essere anche una provocazione per le scuole e per gli insegnanti: la poesia ci apre a un nuovo sguardo, a un diverso punto di vista sul mondo, a maggior ragione la poesia suprema, come quella di Dante”.
Tra un brano di Lorena Mckennit (Dante’s prayer) e la lettura di un passo di “Se questo è un uomo” di Primo Levi – si legge in una nota del Vicariato di Roma – il documentario si sofferma anche su aspetti meno noti della vita del poeta fiorentino. “Di solito si parla di Ulisse e di Paolo e Francesca”, evidenzia mons. Lonardo: “Ad esempio non tutti sanno che Dante ebbe una figlia, Antonia, che si fece suora e prese il nome di suor Beatrice. O ancora, che Giuseppe Mazzini riprese un testo di Ugo Foscolo dedicato alla Divina Commedia nel quale si firmò semplicemente ‘un italiano’, e riteneva Dante come uno dei precursori del Risorgimento e dell’unità d’Italia”. Inizialmente si era pensato di realizzare un ciclo di incontri e conferenze in occasione di questo settecentesimo anniversario della morte, “ma poi siamo stati costretti a cambiare idea per via dell’emergenza sanitaria”, spiega il direttore dell’Ufficio cultura e università. Da qui l’idea di realizzare un documentario. Mons. Lonardo è ripreso nel Casino Massimo Lancellotti, in particolare nella stanza dedicata a Dante, ricoperta dagli affreschi dei Nazareni che illustrano la Divina Commedia.

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