Diocesi: Andria, bilancio prestazioni e servizi erogati dalla Casa accoglienza “Maria Goretti”. “Soltanto l’aiuto reciproco può guarirci”

Fatica e affanno: è quanto segnala la Casa accoglienza “S. Maria Goretti” della diocesi di Andria, nel riferire l’attività del 2020 in risposta all’emergenza sociale creatasi in conseguenza della pandemia. “Fatica e affanno che proviamo non tanto per l’aumento vertiginoso delle richieste di aiuto e sostegno, ma perché ci muove e ci commuove l’amore per ogni persona, a cui mai deve mancare una risposta che alimenti la speranza e la gioia di vivere. Dietro ogni numero c’è un volto, una storia, un dramma che deve essere amato e sentito. E questo non solo perché è ‘la carità di Cristo che ci spinge’, ma anche perché l’uomo ha una vera dignità umana, prima ancora che cristiana, che chiede rispetto, amore e promozione”. I numeri riferiti al 2020 “sono drasticamente variati a seguito dell’emergenza sanitaria: la mensa ha erogato meno pasti, di riflesso sono aumentati i pasti caldi d’asporto: a fronte di 150mila pasti serviti a tavola, con un numero di beneficiari pari a 3.500, sono stati erogati 18.200 pasti d’asporto a 3.650 beneficiari. Sono state 9.000 le prestazioni erogate nell’ambito del servizio doccia e 4500 le prestazioni legate alla donazione di indumenti opportunamente sanificati”.
Il servizio ambulatoriale medico infermieristico ha erogato 1.200 prestazioni a circa 600 beneficiari durante l’intero anno. “Alimenti per neonati, prodotti utili all’igiene dei piccoli e altri servizi hanno prodotto 1.920 prestazioni verso 80 beneficiari (madri sole, famiglie in difficoltà sociale ed economica)”. Seguono i numeri della Squadra operativa di soccorso sociale, le attività di formazione, il tutoraggio economico. Infine: “Nessuno si salva da solo. Il Covid-19 e le sue varianti continuano a mettere a dura prova le nostre esistenze martoriate fisicamente, economicamente e socialmente. Soltanto l’aiuto reciproco può guarirci e renderci, uomini e donne migliori, costruttori di fratellanza nel nome di nostro Signore”.

 

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