Diocesi: Bologna, progetti “Dad” e “Doposcuola” dedicati al sostegno di studenti in tempo di Covid

Diverse parrocchie dell’arcidiocesi di Bologna mettono a disposizione locali per i progetti “Dad” e “Doposcuola” volti, in questo tempo di pandemia, ad assistere studenti in didattica a distanza e a sostenerli nell’aiuto allo studio insieme alle famiglie.
I due progetti, curati dall’Ufficio diocesano per la pastorale scolastica, sono stati accolti anche dall’Ufficio scolastico regionale e sono reperibili sul sito https://scuola.chiesadibologna.it/aiutiamo-la-scuola, compreso l’elenco dei doposcuola della diocesi, e raccolgono l’invito dei vescovi della Conferenza episcopale dell’Emilia Romagna del 15 gennaio 2021.
Con il progetto “Dad”, in collaborazione con Agesci e Protezione civile, 20 parrocchie in città e 18 sul territorio metropolitano offrono i propri locali per assistere gli studenti di scuola primaria e secondaria di primo grado che non hanno la possibilità di accedere alla Didattica a distanza (Dad) in modo autonomo, in particolare per mancanza di computer o connessione. In tal modo essi potranno assistere alle lezioni mattutine grazie alla presenza degli scout.
L’Ufficio per la pastorale scolastica, inoltre, mette a disposizione un ampio elenco dei doposcuola dell’arcidiocesi. I doposcuola rappresentano un’occasione per combattere la solitudine o la difficoltà di studio grazie a persone, adulti e giovani, disponibili ad aiutare gli studenti nei compiti del pomeriggio.
Secondo gli ultimi dati di febbraio 2021, offerti dall’Ufficio diocesano per la pastorale scolastica, in situazione di regolarità i doposcuola nella diocesi di Bologna erano 123 e frequentati da un totale di 3.263 studenti di cui 146 con disabilità certificata e, a seconda del territorio, per tutti gli studenti di scuola primaria, secondaria di primo e secondo grado.
“È un segnale, piccolo e semplice quanto concreto. Questi progetti nascono dall’impulso dato dal card. Zuppi, dalla volontà di aiutare le famiglie e gli studenti, di essere un po’ tutti parte della scuola, in questo momento. Immagino un futuro in questa direzione… – afferma Silvia Cocchi, incaricata dell’Ufficio diocesano per la pastorale scolastica – realizzare didattica in prossimità, non solo nel luogo fisico della classe. Una società civile che coglie quanto la scuola sia il fondamento della comunità sociale. Nel rispetto dei protocolli sanitari e del distanziamento, aiutando a ritrovare il valore della relazione umana, cerchiamo di essere di aiuto concreto. Pur nelle difficoltà della pandemia ci impegniamo per loro: l’antidoto all’indifferenza è fare scelte di concretezza per aiutarsi, tutti e insieme”.
“In un momento come questo – afferma Nicola Golinelli, responsabile della Zona di Bologna dell’Agesci – non potevamo rimanere impassibili di fronte alla situazione che i nostri ragazzi stanno vivendo. Come scout siamo abituati a fare qualche cosa di concreto, un piccolo aiuto per l’educazione ci sembrava la cosa più affine al nostro carisma”.

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