Papa Francesco: musicisti “fortemente ridimensionati” dal Covid, “si torni a cantare e a suonare”

“Fin dall’inizio della pandemia da Covid, l’attività in campo musicale è stata fortemente ridimensionata”. A lanciare il grido d’allarme è il Papa, nel videomessaggio inviato ai partecipanti al IV Convegno internazionale sulla musica promosso dal Pontificio Consiglio della Cultura in collaborazione con il Pontificio Istituto di Musica Sacra e il Pontificio Istituto Liturgico dell’Ateneo Sant’Anselmo, che quest’anno si svolge online il 4 e il 5 febbraio 2021 sul tema “Chiesa e Musica: Testi e contesti”. “Il mio pensiero va a tutti coloro che ne hanno risentito”, prosegue Francesco: “ai musicisti, che hanno visto sconvolgere le loro vite e la loro professione dalle esigenze del distanziamento; a chi ha perso il lavoro e il contatto sociale; a chi ha dovuto affrontare, in contesti difficili, i necessari momenti di formazione, educazione e vita comunitaria. Molti hanno dedicato sforzi significativi per continuare ad offrire un servizio musicale dotato di nuova creatività”. Per il Papa, “si tratta di un impegno valido non solo per la Chiesa, ma anche per l’orizzonte pubblico, per la stessa rete, per chi lavora nelle sale da concerto e in altri luoghi dove la musica è a servizio della comunità”. “Mi auguro che anche questo aspetto della vita sociale possa rinascere, che si torni a cantare e a suonare e a godere insieme della musica e del canto”, l’auspicio del Santo Padre, che cita Miguel Cervantes e il suo Don Chisciotte: “Dove c’è musica, non può esserci nulla di cattivo”. “Molti testi e composizioni, attraverso la forza della musica, stimolano la coscienza personale di ognuno e creano anche una fraternità universale”, sottolinea Francesco, ricordando che molte comunità ecclesiali, negli ultimi decenni, hanno saputo interpretare i testi biblici “sia seguendo le nuove forme musicali, sia valorizzando il patrimonio antico”, poiché “l’eredità musicale della Chiesa è assai varia e può sostenere, oltre alla liturgia, anche l’esecuzione in concerto, nella scuola e nella catechesi, e anche nel teatro”.

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