Coronavirus Covid-19: Unicef, lanciato primo piano indicativo di distribuzione con iniziativa Covax per accesso equo a vaccini

La Coalition for Epidemic Preparedness Innovations (Cepi), Gavi/l’Alleanza per i vaccini e l’Oms, in qualità di co-leader dell’iniziativa Covax per un accesso globale equo ai vaccini contro il Covid-19, insieme all’Unicef, il principale partner per la distribuzione, hanno pubblicato la prima previsione di distribuzione provvisoria di Covax. Basandosi sulla pubblicazione della previsione di fornitura globale e regionale di Covax del 2021, la previsione di distribuzione provvisoria fornisce informazioni sulle proiezioni circa la prima disponibilità di dosi del vaccino Pfizer/Biontech nel primo trimestre 2021 e del vaccino candidato AstraZeneca/Oxford nella prima metà del 2021 ai partecipanti alla Covax Facility. Questo annuncio avviene a meno di due settimane dall’annuncio dell’accordo di acquisto anticipato firmato con Pfizer/Biontech e poco più di un mese dopo che il primo vaccino Covid19 ha ricevuto l’approvazione Oms-Ue.
In base a questo piano, 18 Paesi saranno i primi a ricevere 1,2 milioni di dosi di vaccini Pfizer/Biontech nell’ambito della Covax Facility: Bhutan, Bolivia, Bosnia ed Erzegovina, Capo Verde, Colombia, El Salvador, Georgia, Maldive, Moldavia, Mongolia, Perù, Filippine, Corea del Sud, Ruanda, Sudafrica, Tunisia, Ucraina e Cisgiordania e Gaza.
Questa è solo una prima tranche di vaccini Covax”, spiega Henrietta Fore, direttore generale Unicef. “Continueremo a lavorare – prosegue – sugli accordi di fornitura per soddisfare le esigenze del fabbisogno di vaccini Covax per la prima metà del 2021”. Fore annuncia inoltre la conclusione di un accordo di fornitura a lungo termine con il Serum Institute of India per i vaccini contro il Covid-19, per accedere a due prodotti vaccinali attraverso il trasferimento tecnologico da Astrazeneca e Novavax. Unicef, insieme ai partner di approvvigionamento, avrà accesso a una quantità di vaccini fino a 1,1 miliardi di dosi per un centinaio di Paesi, per circa 3 dollari a dose per i Paesi a reddito basso e medio-basso.

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