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Austria: dal 7 febbraio le liturgie saranno nuovamente pubbliche. Rafforzate le misure preventive anti-Covid

Da domenica 7 febbraio i servizi religiosi alla presenza dei fedeli saranno nuovamente possibili in Austria, pur con misure di protezione ampliate. Le confessioni religiose hanno concordato con il ministro dell’istruzione Susanne Raab che – oltre alle misure di protezione esistenti come la fornitura di disinfettanti sufficienti, le limitazioni per celebranti e lettori, norme stringenti per i cori – dovrà essere mantenuta una distanza minima di 2 metri tra le persone, e saranno obbligatorie le maschere Ffp2. Inoltre, secondo l’accordo, per contenere il virus, le chiese e le società religiose continuano a fare affidamento sull’utilizzo delle offerte online, sulla minore durata dei servizi religiosi e sul numero limitato di posti a sedere. Nei giorni scorsi i vescovi cattolici avevano discusso i punti chiave dell’accordo. Lo ha confermato il segretario generale della Conferenza episcopale, Peter Schipka, in un’intervista all’agenzia cattolica Kathpress. Sulla base del nuovo accordo, la Conferenza episcopale sta ora elaborando un quadro che definisca i dettagli per le liturgie cattoliche dal 7 febbraio, comprese le regole per l’inizio della Quaresima con il Mercoledì delle Ceneri. Il ministro della Cultura Susanne Raab ha ringraziato le chiese e le comunità religiose e tutti i credenti “per aver resistito durante il lockdown”. Per Raab “hanno dato un contributo importante alla riduzione del numero di infezioni”. Raab sottolinea che “la fede è un sostegno importante per molte persone nel nostro Paese, soprattutto nei momenti difficili”, ed è quindi felice che i servizi liturgici pubblici siano ora nuovamente possibili.

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