Diritto d’asilo: mons. Perego (Migrantes), “Ue, servono politiche di ingressi legali. Italia superi sindrome dell’emergenza e Cas”

In Europa “servono politiche realistiche che aprano canali di migrazione legale, per togliere finalmente terreno ai trafficanti e riuscire a far diminuire il numero dei morti sia nel mare che via terra”: è l’appello lanciato oggi dall’arcivescovo Gian Carlo Perego, presidente della Fondazione Migrantes e della Commissione episcopale per le migrazioni della Cei, durante la presentazione a Roma del Report 2021 su “Il diritto d’asilo” a cura della Fondazione Migrantes. “Queste politiche di ingresso legale – ha precisato – ci aiuterebbero a chiudere finalmente i campi di prigionia in Libia e i campi di contenimento lontano dagli occhi e lontani dal cuore che abbiamo ai confini europei”. Mons. Perego ha invitato inoltre ad “alimentare i canali di ricollocamento dai campi profughi e dalle situazioni di tensione verso l’Europa (1.400.000 le richieste, poco più di 20.000 gli arrivi in tutta Europa)”. Anche i corridoi umanitari, che hanno portato circa 4.000 persone in Europa (di cui 3.000 in Italia), “sono un segno importante ma non sufficiente e talora rischiano di risultare un alibi di fronte alle nostre responsabilità politiche”. All’Italia ha chiesto di “superare una sorta di sindrome dell’emergenza che caratterizza le politiche migratorie” sia rispetto a numeri “gestibili che abbiamo in accoglienza”, sia rispetto “al numero degli arrivi”, promuovendo l’accoglienza diffusa nei territori e “superando finalmente i Cas (centri di accoglienza straordinaria) e le limitazioni che si nascondono dietro la preoccupazione della sicurezza”. “È arrivato il momento – ha sottolineato – di offrire sempre più spazio in tutti i luoghi di pensiero ed elaborazione delle politiche, non solo all’accoglienza ma all’integrazione dei rifugiati”.

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