Comunicazione: Fico, “politica senta forte il peso della responsabilità”. “Necessario investire su cultura, istruzione e alfabetizzazione digitale”

“Il mio auspicio è che soprattutto da parte della politica si senta forte e in misura crescente il peso della responsabilità della comunicazione: è un dovere per tutti noi. Una comunicazione capace di fornire in modo serio e rifuggendo dalle sole smanie propagandistiche le informazioni è una comunicazione che dà gli strumenti adatti ai cittadini per decidere. Una comunicazione utile allo sviluppo della società”. Lo ha affermato il presidente della Camera dei deputati, Roberto Fico, nel suo intervento al convegno SocialCom “La comunicazione al tempo dei social”.
Per la terza carica dello Stato, “è innegabile che l’emergenza dovuta al Covid abbia avuto tra le sue conseguenze un repentino cambiamento delle nostre abitudini sociali, lavorative, culturali. Oggetto dell’impatto e allo stesso tempo protagonista di questa fase è stata proprio la comunicazione”. “Non solo perché è un ambito strettamente legato all’attività umana nelle sue varie declinazioni, ma anche perché è stata centrale per la gestione dell’emergenza e per ridefinire l’organizzazione sociale a seguito delle misure resesi necessarie per contrastare la pandemia”, ha osservato Fico, convinto che “la comunicazione cambia assieme alla società, ne è influenzata e la influenza a sua volta. C’è una reciproca contaminazione”.
Il presidente della Camera ha poi fornito alcuni numeri: nell’ultimo anno il sito web ha avuto 5 milioni di visitatori unici e oltre 50 milioni di pagine visitate; da inizio legislatura, sono state 8mila le ore di dirette trasmesse per un totale di 7.500 tra sedute di organi parlamentari, eventi svolti alla Camera e conferenze stampa mentre, relativamente ai social network, sono state 16 milioni le visualizzazioni su Facebook da inizio legislatura.
“Comunicare su più fronti l’attività parlamentare è stata ed è un’esigenza istituzionale”, ha spiegato Fico, aggiungendo che “significa fornire un servizio alla comunità, e rafforzare il rapporto fra Parlamento e cittadini”. “Se pensiamo a quanto pervasiva sia nelle nostre esistenze la qualità e la quantità di comunicazione, ci rendiamo conto che solo ispirandola a principi etici e slegandola da un approccio e da finalità tossici, possiamo fare in modo che supporti in modo sano la nostra attività e la nostra comunità”, ha ammonito il presidente della Camera, secondo cui “per questo investire su cultura, istruzione e alfabetizzazione digitale non è solo opportuno ma è genuinamente necessario per avere una società più forte, più libera e più capace di crescere, affrontando le sfide del futuro”.

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