Commissione Ue: 1,5 miliardi per sostenere organizzazioni della società civile al di fuori dell’Ue. Borrell, “ruolo essenziale per difesa diritti umani”

foto SIR/Marco Calvarese

(da Strasburgo) Global Europe Civil Society Organizations: è il nome del programma, adottato oggi dalla Commissione europea, del valore di 1,5 miliardi di euro per il periodo 2021-2027. I finanziamenti sosterranno “in modo specifico le organizzazioni della società civile al di fuori dell’Ue, in quanto attori indipendenti di governance e sviluppo a pieno titolo e il loro impegno a contribuire a processi democratici inclusivi e partecipativi e migliori risultati di sviluppo”. Le organizzazioni della società civile sono, secondo l’esecutivo comunitario, “vitali per il raggiungimento dei diritti umani, dello stato di diritto, della democrazia e della stabilità. Aiutano a ideare e attuare politiche e programmi esterni dell’Unione in modo che soddisfino i bisogni delle persone, riducano le disuguaglianze e adempiano all’impegno centrale dell’Agenda 2030 di non lasciare indietro nessuno”.
L’Alto rappresentante per la politica estera Josep Borrell ha dichiarato: “Le organizzazioni della società civile svolgono un ruolo essenziale nella protezione dei diritti umani, nell’esporre le loro violazioni e nel chiedere un’azione da parte dei governi per proteggere i propri cittadini. Purtroppo, il loro lavoro è minacciato in molte parti del mondo. Non siamo solo consapevoli delle sfide che devono affrontare, stiamo ascoltando e stiamo agendo. Questo nuovo programma è la prova che sosterremo il loro coraggioso lavoro quotidiano”.
Il commissario per i partenariati internazionali Jutta Urpilainen ha sottolineato: “Il programma Global Europe Civil Society Organizations rafforzerà la voce e il ruolo della società civile e porterà alla luce le preoccupazioni delle comunità locali, in particolare dei giovani, delle donne e delle persone vulnerabili. Le organizzazioni della società civile sono partner unici nella loro capacità di raggiungere, responsabilizzare, rappresentare e difendere le popolazioni locali: sono i motori del cambiamento, quelli in prima linea, che lottano per l’uguaglianza e la giustizia”.

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