Salute: Siaarti, Manifesto contro il “dolore cronico”. “Accesso a terapia antidolore sia diritto esigibile, diffuso e omogeneo”

Dieci punti, dieci emergenze, dieci diritti non più rinviabili su cui la Siaarti-Società italiana di anestesia analgesia rianimazione e terapia intensiva richiama l’attenzione tempestiva di istituzioni centrali e regionali, professionisti della sanità, cittadini e pazienti. Nasce “Oltre il dolore, Manifesto sociale contro la sofferenza”, promosso dalla Siaarti – ma già sottoscritto da altre 17 associazioni e società scientifiche – e presentato oggi in un evento pubblico a latere del XX Convegno dell’Area culturale e del dolore (9-11 dicembre).
“Un milione di italiani soffre oggi di dolore cronico severo e noi non possiamo accettare che le criticità nelle vite quotidiane di questi cittadini siano dimenticate”, ha detto Antonino Giarratano, presidente Siaarti, presentando il Manifesto che illustra in dieci punti le azioni necessarie “per affermare il diritto alla terapia del dolore cronico”. Eccoli: Accesso alla terapia del dolore: un diritto esigibile. Un diritto diffuso e omogeneo. Un diritto correttamente dimensionato. Un diritto senza attese. Un diritto per le maggiori fragilità. Un diritto assicurato da competenze multidisciplinari specifiche. Un diritto basato sulla ricerca. Un diritto supportato dalle tecnologie digitali. Un diritto monitorato. Un diritto comunicato.
Hanno aderito al Manifesto, fra gli altri, Aifi-Associazione italiana di fisioterapia; Aisd-Associazione italiana studio dolore, Aogoi-Ostetrici ginecologi ospedalieri, Cittadinanzattiva, Fondazione Onda, Italia Longeva, Senior Italia-Federanziani, Federdolore.

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