Papa Francesco: ai giuristi cattolici, “quanti braccianti usati e poi pagati miserabilmente e cacciati, via, senza alcuna protezione sociale”

“Quanti braccianti sono – scusatemi la parola – usati per la raccolta dei frutti o delle verdure, e poi pagati miserabilmente e cacciati via, senza alcuna protezione sociale”. Lo ha denunciato, a braccio, il Papa, ricevendo oggi in udienza a i membri dell’Unione Giuristi Cattolici Italiani in occasione del 70.mo Congresso organizzato dall’Ugci sul tema “Gli ultimi. La tutela giuridica dei soggetti deboli”, che si svolge a Roma, presso l’Istituto Patristico Augustinianum e La Libera Università Maria Santissima Assunta (Lumsa) fino a domani. “Chi non ha capacità di spendere e di consumare sembra non valere nulla”, la denuncia di Francesco: “Ma negare i diritti fondamentali, negare il diritto a una vita dignitosa, a cure fisiche, psicologiche e spirituali, a un salario giusto significa negare la dignità umana”. “Lo stiamo vedendo”, ha aggiunto a braccio: “quanti braccianti sono – scusatemi la parola – ‘usati’ per la raccolta dei frutti o delle verdure, e poi pagati miserabilmente e cacciati via, senza alcuna protezione sociale. Riconoscere in linea di principio e garantire in concreto i diritti, tutelando i più deboli, è ciò che ci rende essere umani. Altrimenti ci lasciamo dominare dalla legge del più forte e diamo campo libero alla sopraffazione”.

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