Afghanistan: Save the Children, madri costrette a cedere i figli o a scegliere quali salvare dalla fame

In Afghanistan sempre più famiglie sono costrette a gesti estremi pur di sfamare i propri figli e sopravvivere, come Bibi (nome di fantasia) – una madre costretta a cedere uno dei suoi gemelli a un’altra famiglia in cambio di soldi – o Fatima (nome di fantasia) che ha ricevuto pressioni dalla famiglia per abbandonare uno dei suoi figli gravemente malnutrito pur di salvare l’altro. Queste sono solo alcune delle ultime storie raccolte da Save the Children in Afghanistan, dove le famiglie colpite dalla povertà sono costrette ad abbandonare i propri figli. Si prevede che in Afghanistan oltre il 97% della popolazione scenderà al di sotto della soglia di povertà entro la metà del prossimo anno. Save the Children, in un comunicato, sottolinea che milioni di bambini rischiano di ammalarsi o addirittura di morire perché non hanno abbastanza da mangiare e si stima che 3,2 milioni di bambini sotto i cinque anni soffriranno di malnutrizione acuta entro la fine dell’anno. “È davvero straziante che alcune famiglie afghane siano spinte a decisioni così estreme e disperate pur di sopravvivere e nutrire gli altri figli. Nessun genitore dovrebbe mai dover prendere l’impossibile decisione di rinunciare a un figlio. In Afghanistan, milioni di bambini che hanno già vissuto tutta la loro vita in guerra ora sono spinti sull’orlo della fame. Inoltre, rischiano di ammalarsi o morire visto che le temperature scendono ben al di sotto dello zero e migliaia di famiglie non potranno permettersi il carburante per riscaldarsi quest’inverno”, ha dichiarato Nora Hassanien, direttrice di Save the Children in Afghanistan. “Gli sforzi umanitari sono ostacolati da sanzioni e politiche antiterrorismo che impediscono agli aiuti di arrivare alle famiglie che ne hanno disperatamente bisogno. Dobbiamo agire subito per fornire ai bambini l’aiuto salvavita di cui hanno bisogno per sopravvivere all’inverno”. Da qui l’appello dell’organizzazione umanitaria ai governi di applicare deroghe urgenti alle loro attuali politiche antiterrorismo e alle sanzioni per consentire la consegna rapida e ininterrotta di aiuti umanitari salvavita. Save the Children esorta, inoltre, i governi donatori a fornire finanziamenti immediati per aiutare i bambini vulnerabili e le loro famiglie.

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