Diritti umani: Mattarella, “crisi pandemica ha ampliato i divari esistenti, esacerbando la condizione di chi si trova in situazioni di maggiore vulnerabilità”

“Le società capaci di offrire a tutti opportunità per realizzare pienamente il proprio potenziale sono società più inclusive, libere e prospere, dunque più resilienti. Costruirle e consolidarle è un compito arduo, oltre che un dovere morale e giuridico di cui dare testimonianza ogni giorno”. Lo ha dichiarato il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione della Giornata mondiale dei diritti umani.
Il capo dello Stato ricorda che “la Giornata commemora annualmente un evento di eccezionale rilevanza: l’adozione della Dichiarazione universale con la quale la comunità internazionale ha riconosciuto al massimo livello il carattere inviolabile della dignità umana e ha posto le basi per lo sviluppo, nel corso dei decenni successivi, di quel sistema di convenzioni internazionali che rafforza i meccanismi di tutela dei diritti umani”. Soffermandosi sul tema scelto per celebrare quest’anniversario – “Riduciamo le disuguaglianze, facciamo progredire i diritti umani” – Mattarella osserva che “fa riflettere sugli ostacoli – diffusi in diverse parti del mondo – al pieno ed effettivo godimento delle libertà fondamentali da parte di tutti”. “Il persistere di diseguaglianze che abbracciano la sfera politica, economica e sociale contraddice, infatti, il principio di equità e genera intollerabili discriminazioni”, ammonisce il presidente, secondo cui “la crisi pandemica, inoltre, ha ulteriormente ampliato i divari esistenti, esacerbando la condizione di coloro che si trovano in situazioni di maggiore vulnerabilità”. “Occorre oggi ribadire – la convinzione di Mattarella – il carattere universale, inalienabile, indivisibile e interdipendente dei diritti umani, perché il loro godimento da parte di tutti è una condizione imprescindibile per uno sviluppo autenticamente sostenibile”.

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