Donne, lavoro e pandemia: Università Cattolica e Politecnico di Milano, domani presentazione di una ricerca realizzata nell’ambito del “Progetto Career”

“Aumento delle disuguaglianze di genere, peggioramento delle condizioni di lavoro e delle performance lavorative, ruolo marginale nella formulazione e approvazione di misure e azioni di emergenza per affrontare la crisi sanitaria, contrazione del numero di nuove imprese create da imprenditrici donne. Senza parlare, poi, dell’incremento dei carichi di cura familiare o dei maggiori effetti riscontrati sulla salute mentale”. Sono solo alcune conseguenze causate dalla pandemia sulle condizioni socio-economiche delle donne in Italia durante l’emergenza sanitaria. A scattarne una fotografia dettagliata, anche grazie a puntuali indagini quantitative, è il “Progetto Career – Care for womEn woRk”, frutto della collaborazione tra Università Cattolica del Sacro Cuore e Politecnico di Milano e nato con il duplice obiettivo di comprendere le implicazioni dell’epidemia Covid-19 sulla vita delle donne lavoratrici italiane e di trovare soluzioni di sostegno efficaci al fine di contenere un possibile peggioramento di un divario di genere già tra i più alti al mondo.
I risultati finora raccolti dal Progetto Career saranno illustrati domani, mercoledì 1° dicembre, durante il convegno “Donne tra lavoro e cura. Cosa possiamo imparare dalla pandemia”, in programma alle ore 17 in presenza nell’aula Bontadini (Milano, largo Gemelli, 1) e on line sulla piattaforma WeBex.
Tra gli studi già realizzati e disponibili a questo link figurano la survey sugli effetti della pandemia sulla salute mentale delle donne; l’analisi cross-culturale sulle donne lavoratrici durante l’emergenza sanitaria in Italia, Spagna e Grecia; lo studio longitudinale sulle donne lavoratrici in Italia nelle varie fasi della pandemia; l’indagine sulle docenti e i docenti universitari nei tempi del Covid-19; il report su politiche e prime Linee Guida per Istituzioni e Aziende utili a implementare misure di reale sostegno al lavoro femminile in Italia.
Dopo i saluti istituzionali di Antonella Sciarrone Alibrandi, pro rettore vicario dell’Università Cattolica, saranno presentati i risultati di ricerca del Progetto Career. Coordinati da Claudia Manzi, docente di Psicologia sociale in Cattolica, si alterneranno gli interventi di Evila Piva, docente di Entrepreneurship al Politecnico di Milano, che si concentrerà sulle “condizioni socio-economiche delle donne in Italia”; Silvia Donato, docente di Psicologia sociale in Cattolica, parlerà di “Donne ‘in apnea’ tra carichi di cura e minaccia identitaria”; le sociologhe Sara Mazzucchelli e Maria Letizia Bosoni si soffermeranno su “Esperienze e vissuti di genitori e caregiver lavoratori durante la pandemia”; Claudio Lucifora, docente di Economia Politica, analizzerà “La produttività dei lavoratori in lavoro remoto e da casa: evidenze da un caso studio sull’uso del tempo”, infine, Cristina Rossi Lamastra e Alessandra Migliore, entrambe del Politecnico di Milano, analizzeranno “L’equità è una questione di spazio. Le scelte localizzative di ricercatori e ricercatrici durante la pandemia e gli effetti sulla produttività”.
Seguirà la tavola rotonda dal titolo “Rilanci per il futuro delle donne lavoratrici” nel corso della quale, coordinate dal docente di Sociologia Luca Pesenti, si confronteranno Lucia Scopelliti, direttrice Organizzazione e Sviluppo professionale del Comune di Milano, Sara Callegari, Hr Director di Engie Italia, Francesca Rizzi, ceo di “Jointly, il Welfare Condiviso, s.r.l.”.

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