Consiglio d’Europa: Osservatorio sull’insegnamento della storia, istruzione e pensiero critico antidoti al populismo

Il Consiglio d’Europa “ha riconosciuto fin dal suo inizio l’importanza della storia come base per l’educazione dei cittadini europei”. In questo senso è stato creato l’Osservatorio sull’insegnamento della storia in Europa, istituito – spiegano al Palais de l’Europe di Strasburgo – su iniziativa del governo francese nel novembre 2020. Scopo principale dell’Osservatorio “sarà quello di raccogliere e rendere disponibili, attraverso una serie di rapporti periodici e tematici, informazioni fattuali sulle modalità di insegnamento della storia in tutti i Paesi partecipanti”. L’obiettivo principale sarà quello di “facilitare lo scambio di buone pratiche e l’apprendimento reciproco. Servirà anche come piattaforma per lo sviluppo professionale e il networking per le associazioni professionali europee e gli istituti attivi nel campo dell’insegnamento della storia”.
“Nel contesto del crescente populismo, l’educazione alla storia che incoraggia la multiprospettiva e il pensiero critico è la chiave per lo sviluppo di una cultura della democrazia”, spiegano i promotori. “Mettendo in primo piano pratiche che incoraggiano l’insegnamento della storia in linea con i valori del Consiglio d’Europa, l’Osservatorio “contribuirà a rafforzare la resilienza contro la manipolazione e la distorsione della storia e contribuirà a promuovere la pace e il dialogo”.
Gli Stati membri dell’Osservatorio sono 17: Albania, Andorra, Armenia, Cipro, Francia, Georgia, Grecia, Irlanda, Lussemburgo, Malta, Portogallo, Macedonia del Nord, Federazione Russa, Serbia, Slovenia, Spagna e Turchia. Presidente del consiglio di amministrazione: Alain Lamassoure (Francia).

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