Papa Francesco: udienza, “il malessere c’era, la pandemia lo ha evidenziato”, serve “un’altra rotta”

(Foto Vatican Media/SIR)

“Riconoscere Cristo presente nei nostri fratelli e sorelle poveri e sofferenti, a incontrarli e ascoltare il loro grido e il grido della terra che se ne fa eco”. È l’appello del Papa, che nella catechesi dell’udienza di oggi, pronunciata nel Cortile di San Damaso davanti a circa 500 persone, ha affermato: “Interiormente mobilitati da queste grida che reclamano da noi un’altra rotta, potremo contribuire al risanamento delle relazioni con i nostri doni e le nostre capacità”. “Nelle scorse settimane, abbiamo riflettuto insieme, alla luce del Vangelo, su come guarire il mondo che soffre per un malessere che la pandemia ha evidenziato e accentuato”, il riassunto del Papa delle catechesi dedicate alla guarigione dalle “malattie sociali”. “Il malessere c’era, la pandemia l’ha evidenziato di più, l’ha accentuato”, ha aggiunto a braccio. “Abbiamo percorso le vie della dignità, della solidarietà e della sussidiarietà, vie indispensabili per promuovere la dignità umana e il bene comune. Come discepoli di Gesù, ci siamo proposti di seguire i suoi passi optando per i poveri, ripensando l’uso dei beni e prendendoci cura della casa comune”. “Nel mezzo della pandemia che ci affligge, ci siamo ancorati ai principi della dottrina sociale della Chiesa, lasciandoci guidare dalla fede, dalla speranza e dalla carità”, ha sottolineato Francesco: “Qui abbiamo trovato un solido aiuto per essere operatori di trasformazione che sognano in grande, non si fermano alle meschinità che dividono e feriscono, ma incoraggiano a generare un mondo nuovo e migliore”.

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