Diocesi: mons. Spreafico (Frosinone), “necessario un salto di civiltà nella cura della casa comune”

È in corso nell’Auditorium della diocesi di Frosinone-Veroli-Ferentino un convegno su “Ambiente e migrazioni”, che raccoglie in uno stesso appuntamento le istanze del Tempo del creato e della Giornata del migrante e del rifugiato. “Migrazioni e ambiente sono oggi sempre più connessi – esordisce il vescovo di Frosinone, mons. Ambrogio Spreafico –. Un virus venuto da lontano sta attraversando confini e Paesi. Non ha chiesto il permesso di soggiorno a nessuno, ha raggiunto persone di ogni condizione sociale. L’unica differenza è che noi possiamo provare a curarci, altri neppure se lo possono permettere”. Con riferimento all’attualità locale, il presule ricorda, tra i 41 siti di interesse nazionale che devono essere bonificati, “la Valle del Sacco. Mi auguro un salto di civiltà nella cura della casa comune. Nel nostro piccolo, lavoriamo perché i grandi edifici di proprietà della diocesi possano funzionare solo con energia solare dal prossimo anno e abbiamo sviluppato progetti di sviluppo sostenibile in agricoltura e nella raccolta differenziata”. “Il cambiamento climatico colpisce tutto il mondo e produce conflitti per le risorse, oltre a migrazioni forzate”, aggiunge il fisico del clima del Cnr, Antonello Pasini, soffermandosi sulla necessità di “diminuire l’enorme disequità in cui i meno responsabili del riscaldamento globale sono quelli che ne patiscono i maggiori impatti negativi”. Dopo un contributo del direttore scientifico di Greenacord Andrea Masullo, seguono le testimonianze del giovane senegalese Seckou Mendy e di Pietro Di Alessandri, responsabile dell’Area Turismo sociale e sostenibile della cooperativa sociale Diaconia, ente gestore dei servizi della diocesi di Frosinone.

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