Diocesi: Bolzano-Bressanone, martedì s’inaugura la nuova sede centrale di Merano della Caritas “Casa Marta&Maria”

Si chiama “Casa Marta&Maria” la nuova sede centrale di Merano della Caritas diocesana di Bolzano-Bressanone che sarà inaugurata ufficialmente martedì 23 giugno, alle ore 10, alla presenza del direttore della Caritas Paolo Valente e del vescovo Ivo Muser, che benedirà i locali della Casa. Nella struttura, che si trova in centro all’angolo tra via Verdi e via Galileo Galilei, trovano ora spazio sotto lo stesso tetto diversi servizi della Caritas oltre a 10 unità abitative indipendenti.
I lavori di ristrutturazione e ampliamento, iniziati nel 2019, sono da poco terminati e nella Casa già da alcune settimane hanno traslocato numerosi servizi della Caritas che prima si trovavano in altri uffici e strutture della città. L’edificio, storicamente detto Spatzenturm, è ora chiamato “Casa Marta&Maria”. La sua intitolazione vuole fare memoria dell’episodio riportato dal Vangelo secondo Luca (10, 38-42) in cui Gesù viene invitato a casa di due sorelle, Marta e Maria. “Entrambe offrono accoglienza – spiega il direttore della Caritas – anche se in modo diverso. Marta e Maria rappresentano metaforicamente le due dimensioni della vita della Caritas e della comunità cristiana, che devono crescere insieme: l’ascolto e il servizio”.
“Casa Marta&Maria” non vuole essere solo un insieme di uffici ma divenire luogo di incontro per le persone con i loro bisogni e le loro risorse. Nella struttura, che sorge all’angolo tra via Galileo Galilei e via Verdi, hanno trovato posto numerosi servizi che la Caritas offre da anni a Merano e nel Burgraviato: dal servizio Caritas&comunità al serivizio Hospice, passando per l’Assistenza domiciliare e i servizi di Consulenza debitori e per migranti Moca. Nella Casa, all’ultimo piano, si trovano inoltre 10 piccole unità abitative indipendenti del progetto Domus di Merano, collegato al servizio Archè, per rispondere a situazioni di bisogno abitativo acuto e reinserimento sociale.
La Casa è stata acquistata dalla fondazione Caritas della diocesi di Bolzano-Bressanone dall’ordine delle suore di Santa Croce che vivono nel convento adiacente.

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