Coronavirus Covid-19: Save the Children, per didattica a distanza investire subito i 70 milioni per acquisto tablet

Di fronte all’annunciata proroga della chiusura delle scuole è indispensabile mettere ogni bambino e ragazzo nelle condizioni di esercitare il diritto allo studio e non aumentare le diseguaglianze educative. Questo l’appello lanciato oggi da Save the Children. Il decreto Cura Italia prevede un fondo per le scuole – di complessivi 85 milioni – per mettere a disposizione degli studenti meno abbienti, in comodato d’uso, dei tablet, oltre che per attrezzare le scuole e formare i docenti. “È necessario – si legge in un comunicato dell’organizzazione – che le scuole attivino immediatamente la distribuzione e che a queste consegne venga data priorità al pari dei beni essenziali”. I centri di Save the Children in Italia ricevono continue segnalazioni di bambini e ragazzi disconnessi perché non hanno un tablet o un pc disponibile, rischiando di rimanere isolati, fare passi indietro nell’apprendimento e perdere la motivazione allo studio. “Per loro essere collegati ai docenti e al gruppo classe è di fondamentale aiuto anche per sostenere questo periodo di ansie e preoccupazioni, spesso collegate non solo alla tutela della salute dei propri cari, ma anche alla crisi economica e alla perdita del lavoro dei genitori”, ha affermato Raffaela Milano, direttrice programmi Italia-Europa di Save the Children. Nel nostro Paese più di 1,2 milioni di bambini vivono in povertà assoluta, più di 1 famiglia con minori su 10, mentre il 14% delle famiglie vive in una situazione di relativa povertà. Save the Children ha già iniziato la distribuzione dei primi 200 tablet a bambini e adolescenti particolarmente svantaggiati, ai quali si accompagnano tutorial, che coinvolgono anche i genitori, grazie alla donazione straordinaria di Bolton Group. “Ostacoli e difficoltà ancora più gravi per i bambini con bisogni educativi speciali o con disturbi nell’apprendimento – quasi 280mila alunni e alunne – per i quali è indispensabile attivare percorsi e strumenti ad hoc per rendere la didattica digitale effettivamente inclusiva”.

 

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