Coronavirus Covid-19: Bernabei (Univ. Cattolica), “l’alta mortalità è legata a età e patologie concomitanti. Sui primi 355 deceduti solo 3 non avevano niente prima”

L’alta mortalità che si sta registrando in Italia – con i 627 decessi delle ultime 24 ore arriviamo a 4.032 – è legata all’età media della popolazione e alla presenza di malattie. Lo ha spiegato stasera Roberto Bernabei, docente di Geriatria all’Università Cattolica di Roma e presidente di Italia Longeva, intervenendo alla conferenza stampa serale per fare il punto della situazione sull’emergenza coronavirus. Richiamandosi all’indagine avviata dall’Istituto superiore di sanità, con l’analisi delle cartelle cliniche dei primi 355 deceduti, Bernabei ha ricordato che “solo 3 deceduti (0,8%) non avevano patologie concomitanti. Gli altri avevano una (25%), due (25%) o 3 (48%) patologie”. “Il fattore di rischio vero – ha spiegato il professore – non è solo l’età geriatrica, ma anche patologie concomitanti come ipertensione, cardiopatia ischemica, fibrillazione atriale e diabete, che portano a una maggiore aggressività del virus che trova così un terreno fertile”. Secondo il geriatra, “questo spiega anche l’eccesso di mortalità in Italia: noi siamo il Paese più vecchio del mondo insieme al Giappone. Ricordiamo che l’età media di infettati è 63 in Italia e 46 in Cina, quindi è chiaro perché in Cina è stata inferiore la mortalità. Anche in Italia si attesta a meno del 10% la mortalità per chi ha sotto i 60 anni”.

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