Coronavirus Covid-19: Aibi, ricevute dalla Cina 3mila mascherine dopo l’aiuto di un mese fa al Paese asiatico

Da bambino cinese a bambino italiano: ecco il ponte della solidarietà creato tra Aibi- Amici dei Bambini e il Cccwa (China Centre for Children’s Welfare and Adoption). Dalla Cina sono infatti appena arrivate tremila mascherine usa e getta per l’emergenza Coronavirus destinate all’organizzazione italiana impegnata contro l’abbandono minorile. La donazione è stata effettuata dal Cccwa. Si tratta di un episodio di solidarietà di ritorno. Proprio rispondendo all’appello del Cccwa, infatti, nel mese di febbraio Aibi aveva raccolto materiale sanitario e donazioni per gli istituti per l’infanzia che, in Cina, si trovavano a loro volta alle prese con il Covid-19.
Grazie alla campagna di solidarietà di Amici dei Bambini in totale erano state reperite 30mila mascherine (N95, chirurgiche, per bambini), 260 occhiali, 2.500 guanti e 1000 disinfettanti, destinate a 15 istituti per l’infanzia, ai loro bambini e al loro personale.
Significativo anche l’apporto dell’iniziativa solidale “La Notte delle bacchette”, organizzata a Milano lo scorso 20 febbraio con il coinvolgimento di 48 ristoratori italiani e cinesi di via Sarpi e altri quartieri di Milano. Ognuno di questi aveva offerto un “piatto speciale”: parte del ricavato di questo è andata a sostenere Aibi per un totale di 12.972 euro.
“Ringraziamo – ha commentato il presidente di Amici dei Bambini, Marco Griffini – i 48 donatori che aderirono a quella serata e gli organizzatori che hanno deciso di devolvere il ricavato alla nostra organizzazione. Questo ha generato un ponte solidale che è fondamentale in questo momento difficile. I nostri educatori e le nostre comunità soffrono quotidianamente per sostenere la difficile situazione che tutti viviamo in queste settimane così dure per il nostro Paese e a loro saranno distribuite queste mascherine. L’Italia ha mostrato al mondo il suo cuore generoso. Ora, ne siamo certi, il mondo saprà esserlo altrettanto nei confronti dell’Italia e di tutte le organizzazioni che, come la nostra, sostengono le fasce più deboli della nostra popolazione”.

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