Polonia: caso McCarrick, l’Azione cattolica respinge le accuse verso Giovanni Paolo II e il card. Dziwisz

“La spirale di infamanti accuse nei confronti di tutta la Chiesa, e di offese verso ciò che è santo, negli ultimi giorni focalizzata particolarmente sulla persona di san Giovanni Paolo II, diventa sempre più agguerrita”, affermano i membri dell’Azione cattolica polacca in un comunicato emesso oggi. Riconfermando con forza “la propria adesione alla Chiesa di Cristo”, l’Ac rimarca il dovere di “difendere gli edifici ecclesiastici durante le volgari, isteriche proteste, e imprevedibili manifestazioni di ostilità verso gli uomini di Chiesa, in seguito alla sentenza del Tribunale costituzionale sul diritto alla vita”. La sentenza, emessa il 22 ottobre scorso, e contro la quale protesta una parte della società civile polacca, statuisce il contrasto dell’aborto eugenico con il dettame costituzionale. Nel comunicato, l’Ac accenna anche al “caos mediatico”, in riferimento alle “diffamazioni” mosse nei confronti del cardinale Stanisław Dziwisz come ex segretario di Papa Wojtyła, e indirettamente allo stesso Giovanni Paolo II, riguardanti, fra gli altri, il caso McCarrick. L’Azione cattolica, mentre “esprime il proprio dolore per ogni peccato, così come faceva Giovanni Paolo II parlando dei reati commessi da sacerdoti e religiosi”, condanna “le profanazioni dell’effigie della Madonna” ed altri “atti blasfemi”, nonché “i tentativi di denigrare il Papa polacco” le cui “santità e autorevolezza sono riconosciute dai fedeli”, e assicura il proprio sostegno in preghiera “a tutti i sacerdoti dediti al servizio di Dio che svolgono la propria missione con grande onestà, e spesso con eroico sacrificio”.

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