Infanzia: Sos Villaggi dei bambini, il 90% dei ragazzi contenti di tornare a scuola

I ragazzi sono stati contenti di tornare a scuola (90%), un rientro affrontato con entusiasmo (50%), nonostante le stringenti misure di sicurezza, verso le quali c’è stata una sostanziale adesione e comprensione (70%). Più preoccupati i genitori, i cui timori per il rischio di contagi (25%) supera quello per i possibili problemi di apprendimento legati alla didattica a distanza (14%). È quanto emerge dal sondaggio “Nutrire l’infanzia. Povertà educativa, divario digitale”, realizzato da Ipsos per conto di Sos Villaggi dei bambini per indagare, alla vigilia della Giornata mondiale dell’infanzia e dell’adolescenza, le dinamiche all’interno delle famiglie italiane dopo la ripresa dell’anno scolastico in questa nuova fase pandemica.
Dai dati diffusi, 9 genitori su 10 dichiarano che il proprio figlio era molto (53%) o abbastanza (37%) contento di rientrare a scuola, indipendentemente dal ciclo di studi o classe frequentata. 1 genitore su 2 parla di “entusiasmo” come stato d’animo prevalente nei figli che hanno affrontato il rientro a scuola. Il 16% dei genitori ritiene invece che il proprio figlio abbia affrontato il rientro con incertezza su ciò che avrebbe potuto aspettarsi, e l’8% dei genitori parla addirittura di un rientro con paura. Più di 7 genitori su 10 ritengono che il proprio figlio si senta molto (14%) o abbastanza (62%) sicuro a scuola. Tra quelli che invece che ritengono che il proprio figlio non si senta abbastanza sicuro (1 su 4), il 55% attribuiscono l’insicurezza alla paura che i compagni non rispettino le misure precauzionali (soprattutto nelle scuole medie), il 27% lamenta misure di prevenzione e, in generale, di organizzazione poco chiare (specie nelle elementari) e il restante 18% crede che il proprio figlio tema di non poter rispettare le misure previste (soprattutto in prima e seconda elementare).

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