Fratelli tutti: mons. Oliveira de Azevedo (Cnbb), “itinerario per superare l’indifferenza e le polarizzazioni che investono anche il Brasile. Toccato da citazione di Vinicius de Moraes”

L’arcivescovo di Belo Horizonte e presidente della Conferenza nazionale dei vescovi del Brasile (Cnbb), dom Walmor Oliveira de Azevedo, ha diffuso ieri un video in cui commenta ed evidenzia i punti centrali dell’enciclica “Fratelli tutti”, esprimendo anzitutto “gratitudine all’amato Papa Francesco, dono e ispirazione per la Chiesa, sempre al servizio dell’umanità”. Secondo l’arcivescovo, l’enciclica presenta al mondo un itinerario per superare l’indifferenza, far cessare le inimicizie e ispirare una conversione globale che va dalla dimensione individuale a quella planetaria. “Non c’è società felice e sana senza relazioni basate sulla fraternità. Non c’è esperienza della fede cristiana senza amore fraterno”, ha detto.
Il presidente della Cnbb ha sottolineato i mali (persecuzione di migranti e rifugiati, guerre, fondamentalismo, abbandono dei popoli tradizionali, le molte forme di discriminazione e pregiudizio) che feriscono le relazioni umane. Questi mali, secondo l’enciclica, sono “sintomi di una malattia globale”: l’incapacità di vedere l’altro come fratello.
Le ostilità, ha evidenziato dom Oliveira de Azevedo, si riproducono anche in Brasile, nelle polarizzazioni vissute nei contesti familiari, nella Chiesa stessa e nelle reti sociali che rivelano una mancanza di fraternità nella condotta delle relazioni. È necessario cambiare e il testo di Papa Francesco fa riferimento all’essenziale di ciò che Gesù insegna e ispira l’umanità a percorrere la via dell’amore fraterno.
L’arcivescovo di Belo Horizonte ha detto di essere stato particolarmente toccato nel suo cuore quando ha letto i versi: “La vita è l’arte dell’incontro, anche se c’è così tanto disaccordo nella vita”. Si tratta di parole tratte dalla canzone “Samba da Bênção”, del poeta brasiliano Vinicius de Moraes, composta in collaborazione con Baden Powell, nel 1967.
Conclude il presidente della Cnbb: “L’enciclica merita una lettura attenta, perché ogni parola è ricca di lezioni. La lettura deve tramutarsi in gesti concreti per ispirare una vera conversione. È quello che vi chiedo! Nella lettura dell’enciclica, ognuno ripensi le proprie relazioni, ristabilendo legami di fraternità”.

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