Antisemitismo: Casellati (Senato), “Liliana Segre ci insegna che ricordare l’orrore è necessario”.

foto SIR/Marco Calvarese

(Da Rondine) “Ricordare l’orrore è necessario. Ci hai fatto vivere il senso del vuoto e della devastazione attraverso la tua sofferenza”. Così la presidente del Senato, Maria Elisabetta Alberti Casellati, ha salutato Liliana Segre in occasione dell’ultima testimonianza pubblica della senatrice a vita alle scuole italiane e ai giovani del mondo svoltasi oggi a Rondine Cittadella della Pace, ad Arezzo, sede dell’organizzazione internazionale impegnata da oltre vent’anni nella formazione di giovani leader di pace al fine di ridurre i conflitti armati nel mondo. Una testimonianza che, ha aggiunto Casellati, ha il sapore di “una precisa chiamata ai giovani e a noi tutti” un monito contro “l’indifferenza” e un invito ad essere più vigili e responsabili verso gli altri”. Quella di Liliana Segre è una “testimonianza che interroga le nostre coscienze e che sollecita ad assumere scelte nette e chiare”, ha affermato Giuseppe Conte. Il premier, presente a Rondine, ha  ribadito che “questa testimonianza si rinnoverà in futuro e sarà un preciso impegno del Governo”. Per Roberto Fico,  presidente della Camera dei deputati, “il messaggio di Liliana Segre è racchiuso nella Costituzione e va portato avanti contro tutto ciò che ha reso brutto l’essere umano, contro il nazismo e il fascismo”. Parole condivise dal presidente del Parlamento europeo, David Maria Sassoli, che nel suo saluto in video ha ricordato che la senatrice a vita è un faro contro l’intolleranza. “L’antisemitismo è un virus sempre presente. Per questo bisogna lavorare per favorire dialogo e conoscenza”. La giornata si è aperta con l’inaugurazione dell’Arena di Janine. Lo spazio, intitolato alla giovane amica che Segre non salutò prima che venisse condotta nelle camere a gas di Auschwitz, sarà un grande contesto naturale ed eco-sostenibile di aggregazione per i giovani che promuoverà la memoria quale strumento efficace contro l’indifferenza. Questo luogo, concepito innanzitutto come gesto di ringraziamento collettivo per il suo infaticabile impegno e per la sua profonda testimonianza, raccoglierà così idealmente l’eredità di Liliana Segre.

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